I 10 personaggi di Holly & Benji che hanno gasato ogni Bomber.

Tutti, appassionati di calcio e non, di qualsiasi età, abbiamo guardato da bambini (ed alcuni continuano a farlo) il cartone animato “Che campioni Holly & Benji”, trasposizione televisiva del manga “Captain Tsubasa” e racconto (assolutamente inverosimile) della vita e della carriera di Tsubasa Ozora (Holly nella versione italiana). Oggi parleremo di quei 10 personaggi che per un motivo o per l’altro ci hanno fatto più “godere” nel vedere il cartone animato.

Premessa: i nomi utilizzati saranno quelli “Italiani”, che quelli originali giapponesi non riesco neanche a leggerli.


[tps_title]10 – Olliver Hutton (Holly)[/tps_title]

Ma come? Il protagonista lo metti per ultimo?” Sì, perché il buon Holly, pur essendo il più forte e completo dei giocatori di questo cartone animato ed averci gasato ai massimi livelli con gesti tecnici inimmaginabili (ed insensati), pecca per quanto riguarda la vita extra calcistica. Ok, è l’unico che riesce a farsi Patty Gatbsy, ma grazie al c…o, è il protagonista! Memorabili le sue sgroppate sul campo lungo 18 Km, le rovesciate rimanendo in volo per puntate intere con flashback annessi o i tiri con degli effetti che neanche gli admin di Chiamarsi Bomber il sabato sera mentre cercano di mantenere l’equilibrio. Decimo anche perché è sempre stato un numero 10, chi sono io per cambiargli numero?


[tps_title]9 – I gemelli James e Jason Derrick[/tps_title]

Per descriverli bastano due parole: “CATAPULTA INFERNALE” . Sono una cosa sola, inseparabili nelle squadre di club come in nazionale, prima ancora dei gemelli Filippini in Italia hanno dimostrato come l’affiatamento sia un elemento essenziale nel gioco del calcio. Come detto la loro specialità era la Catapulta Infernale, gesto tecnico tanto assurdo quanto pericoloso, ma non dimentichiamo anche il cosiddetto “Twin Shot” (un tiro nel quale entrambi calciavano contemporaneamente il pallone) o la combo catapulta infernale + twin shot effettuata grazie all’aiuto del gigante Clifford Yuma. Premio speciale per la sfiga, in quanto si sono infortunati sempre contemporaneamente in tutti i tornei a cui hanno partecipato con la maglia del Giappone.


[tps_title]8 – Ed Warner[/tps_title]

Se non ci fosse quel mostro di Benji sarebbe sicuramente il portiere più forte di tutto il cartone animato, infatti, in nazionale è sempre titolare quando il co-protagonista è infortunato (e capita più spesso che con Pato). Ex karateka, si avvale di mosse di karate per parare i tiri (anche quelli più semplici) e sono stampate nella nostra memoria le sue gesta di arrampicatore di porte, con il solo fine di darsi lo slancio per parare, usando i legni come trampolini per i propri tuffi. Nell’ultima serie si scopre anche essere un ottimo attaccante, come se ce ne fossero già pochi in giro. Premio sfiga anche per lui perché dopo aver giocato da titolare tutto il torneo di Parigi (una specie di mondiale Under 16) si infortuna proprio per la finale, dovendo lasciare il posto a Benji.


[tps_title]7 – Mark Lenders[/tps_title]

Il carisma fatto ragazzino, nemesi di Holly, prima nemico giurato del protagonista e poi, anche grazie alla nazionale, grande amico e compagno di squadra. Arriva da una famiglia talmente povera che quando lui e i fratelli si mangiano le unghie, apparecchiano, fa mille lavori per mantenere la stessa prima di andare a scuola e a giocare a calcio. Forza fisica superiore alla media dei ragazzini della sua età è diventato famoso fra tutti noi grazie al suo “tiro della tigre” (il classico tiro che tutti noi facciamo chiudendo gli occhi e spegnendo la cognizione): talmente potente che non solo brucia i guanti al portiere e buca la rete, ma crepa anche il muro dietro alla porta, qualcosa paragonabile solo all’onda energetica di Goku. Ha, purtroppo, rovinato migliaia di giovani calciatori che nel vano tentativo di imitare la sua figaggine si sono arrotolati le maniche della maglietta da calcio proprio come lui, con risultati spesso comici, visti i fisici che girano sui campi da calcio della provincia italiana.


[tps_title]6 – Julian Ross[/tps_title]

L’emblema del “vorrei, ma non posso”, se per Ed Warner ed i gemelli Derrick c’è stato il “premio sfiga”, a lui dovremmo dare il Nobel per la cattiva sorte. Fin dalle elementari è dotato di un talento cristallino ed è considerato uno dei giocatori più forti del Giappone (anche più di Holly), purtroppo, a causa di una malattia cardiaca è costretto a giocare solo qualche minuto a partita. Dopo anni di cure e riposo forzato riesce a guarire, tornare a calcare i campi da calcio, a giocando bene e guadagnandosi la nazionale, pur non essendo più ai livelli di quando era bambino. Super bomberata la scelta dei numeri di maglia: il 14 di Cruijff quando gioca trequartistamezza punta ed il 6 di Baresi quando gioca libero.


[tps_title]5 – il Telecronista[/tps_title]

Purtroppo non ci sono pervenute immagini che ritraggano questa figura mitologica, che inspiegabilmente è sempre presente. Dalla prima partita alla finale dei mondiali. Nella versione italiana la voce è del mitico Sergio Matteucci, voce anche di “Mila & Shiro”, di “Tutto il Calcio Minuto per Minuto” e della “Domenica Sportiva”. Non so voi, ma io mi sono sempre chiesto chi pagasse questo tizio per commentare le partite fra bambini giapponesi, come se qualcuno (oltre ad amici e partenti) guardasse effettivamente gli incontri, ma lui imperterrito ha continuato a fare la cosa che sapeva fare meglio: narrare le gesta di questi super calciatori nipponici in erba. Idolo delle folle, vanta innumerevoli tentativi di emulazione.


[tps_title]4 – Bruce Harper[/tps_title]

Lo ammetto: sono di parte, Bruce Harper è il mio personaggio preferito di Holly & Benji, ho anche la sua maglietta a casa. Come si fa a non amare alla follia questo soggetto? Sfigato come pochi, brutto come un debito e con due cassette della frutta al posto dei piedi; e nonostante queste caratteristiche ha vinto tutto quello che poteva vincere: campionato regionale e nazionale ed addirittura il mondiale con la maglia del Giappone, giocando addirittura titolare! Bell’esempio per tutti i ragazzini che guardando il cartone possono aver imparato che, anche non essendo dotati di qualità tecniche ed atletiche eccezionali, col duro lavoro ed impegno possono realizzare i loro sogni (per quanto mi riguarda ho imparato che l’importante è essere molto amico di quello più forte della squadra, come lo era lui con Holly). È da idolo anche la sua “mossa speciale”: mentre gli altri hanno “la catapulta infernale” o “il tiro della tigre”, lui para i tiri altrui con la faccia (tanto più brutto di così non può diventare). Dimostra il suo lato bomberistico mettendosi con la manager della New Team e cugina del gigante Clifford Yuma, Yukari Nishimoto.


[tps_title]3 – Bart Johnson[/tps_title]

Se appena letto il nome e vista la foto vi siete chiesti: “E questo chi è?” tranquilli, non è grave. Bart Johnson è uno di quei personaggi talmente anonimi da fare il giro e diventare leggendari: egli è l’eterna riserva di Holly! Scalza il povero Julian Ross dal podio della sfiga, perché se vivi nella stessa città e giochi nella stessa squadra e ruolo di Oliver Hutton, forse anche i gatti neri si toccano quando attraversi la strada. Avrebbe anche due occasioni per entrare in campo, il mister lo fa scaldare per due volte in tutto il cartone animato, visto che Holly praticamente non si regge più in piedi per gli infortuni, ma nella prima occasione sono i compagni di squadra ad implorare l’allenatore di non effettuare il cambio e nella seconda è lui stesso a chiedere di non entrare in campo, in segno di rispetto (chissà con che logica) verso Holly. Esempio di vita per tutti noi eterni panchinari che abbiamo sperato per una vita di entrare in campo ed al momento giusto non eravamo pronti. Bomberissimo!


[tps_title]2 – Jeff Turner[/tps_title]

Jeff Turner, una vita in infradito (se non a piedi scalzi) ed attaccato al collo della bottiglia. Qui ritratto mentre fa quello che gli riesce meglio, cioè spaccarsi ammerda, è stato colui che ha il grosso merito di aver fatto diventare Mark Lenders l’animale che tutti conosciamo, prima come coach “privato”, poi come allenatore della Muppet (squadra in cui militava, fra gli altri anche Ed Warner). Ha avuto la grossa fortuna di essere doppiato in Italia da Nino Scardina, doppiatore anche del mitico “Mister X” dell’Uomo Tigre. Grazie ai suoi metodi di allenamento rudi e spesso violenti e al suo carattere brusco è diventato idolo indiscusso di molti di noi amanti del calcio, anche se verrà ricordato soprattutto per la sua passione (già citata) per gli alcolici e le sbronze colossali che prendeva prima, durante e dopo partite ed allenamenti.


[tps_title]1 – Roberto Sedinho[/tps_title]

Lo so, era troppo facile eleggere Roberto Sedinho Re dei Bomber di Holly & Benji, ma è innegabilmente così, pensateci: questo si presenta a casa di Holly al grido di “tuo padre mi ha salvato la vita, quindi io ti insegno a giocare a calcio!” stabilendosi in pianta stabile a scrocco a casa del ragazzino giapponese, che abbagliato dal carisma dell’ex calciatore brasiliano non si accorge che quest’ultimo non fa altro che bere e mangiare a sbafo (i più maliziosi parlano anche del fatto che si bombasse la madre del malcapitato, ma non abbiamo fonti attendibili a riguardo). Una volta finiti gli alcolici ed il cibo ed essersi stancato dei “servizi” della mamma di Holly, il nostro Roberto, da buon Brasiliano sente la saudade e decide di tornare in Brasile dove allenerà il San Paolo ed il Brasile Under 19 (fra l’altro rivale del Giappone di Holly). Tecnicamente formidabile, ha dovuto chiudere la carriera anzitempo, ma anziché trovarsi un lavoro vero, decide di mettere in atto questa macchinazione per poter godere ancora un po’ dei fasti della giovinezza prima di “mettere la testa a posto” ed allenare veramente. Senza ombra di dubbio è il Bomber a cui tutti noi vorremo assomigliare, ROBERTO SEDINHO MAESTRO DI VITA!

Articolo di: Francesco “Cisco” Sarchi