Per tutta la settimana si è studiato i cori contro madri, parenti e cugini dei giocatori della squadra avversaria, anche nelle diverse lingue straniere. Quando inizia la partita, inizia anche la sua sofferenza. Trascorre tutto il tempo in piedi o a cavalcioni sul divano manco si trovasse allo stadio sulla ringhiera della curva. Insulti a raffica ai giocatori, birre mandate giù come caramelle e tentativi vani di aizzare il resto della compagnia a seguirlo in improbabili ole e/o cori da stadio. Non appena qualcuno osa contraddirlo, fomenta discussioni inutili come il casco a Napoli ricordando a tutto il condominio che i diffidati sono sempre presenti.
[tps_title]#ProbablyTheBest: DONNA[/tps_title]
Di calcio conosce a malapena le regole e durante l’anno ha sempre stressato la vita sul fatto di come sia triste guardare ogni 3 giorni 22 ragazzotti straricchi che corrono dietro ad un pallone. La partita è uno sbadiglio unico e al settimo minuto di gioco sopraggiungono le prime fatidiche, inquietanti domande: era fallo? Perché fuorigioco? Non potevano indossare calzettoni di un altro colore?
[tps_title]#ProbablyTheBest: TIFOSO OCCASIONALE[/tps_title]
E’ l’amico di una vita con il quale truccavi i primi motorini a 14 anni che però non ha la tua stessa passione per il pallone ma, per la nazionale, decide di fare uno sforzo e seguire la partita. Ha la stessa competenza della donna, ma decide di tenere per sé certe possibili domande imbarazzanti. Si fa notare in caso di vittoria con dei classici tormentoni del tipo: “sapevo che sarebbe finita così” e “te l’avevo detto”.
[tps_title]#ProbablyTheBest: BOMBERINA[/tps_title]
E’ la bomberina del tuo cuore, le hai talmente dilaniato i maroni su stadio, calcio, fantacalcio e rutti in curva che la passione per questo sport alla fine è venuta fuori. Con la Nazionale poi, smette di ragionare: se la prende con tutti e tutto, dai piccioni alla pettinatura dell’arbitro, mettendoci più grinta di certi giocatori in campo. Da sposare.
[tps_title]#ProbablyTheBest: IMPREPARATO[/tps_title]
C’è chi sostiene di seguire saltuariamente il campionato, ma comunque di non perdersi neaNche un momento della Nazionale. I tuoi dubbi vengono confermati dall’indignazione che prova quando scopre che Totti non è tra i convocati e Trapattoni non allena più. Le frasi del tipo “quelli dell’82 erano veri campioni” dimostrano il suo livello di aggiornamento. Quando risuona dal suo cellulare la suoneria di “L’amour tojours” di Gigi D’Agostino, il quadro è completo.














