Nei giorni scorsi sono stati pubblicati i dati relativi alle statistiche delle celebrità di Instagram nel 2017 e ci siamo accorti che su questo social Cristiano Ronaldo va davvero forte.
È il secondo profilo più seguito del social con 116 milioni di follower (preceduto solo da Selena Gomez) e il personaggio che ha guadagnato più seguaci in tutto l’anno, con un’aggiunta di 30 milioni di contatti che hanno iniziato a seguirlo dal primo gennaio scorso. Suo è anche il video con più mi piace di tutti e riguarda un’automobile.
A questo punto siamo andati sul suo profilo instagram per capire cosa ci trovi la gente di bello da seguire e abbiamo deciso di isolare solo un macro-argomento: suo figlio.
Il figlio di Cristiano Ronaldo gioca a calcio e il papà, che fa del calcio un’ossessione e lo potete verificare dall’aneddoto del video qui raccontato da Carlo Ancelotti a Federico Buffa, deve aver giocato tutte le carte in suo possesso per fare appassionare il bimbo al gioco e pare esserci riuscito discretamente bene. Nelle pagine a seguire siamo andati a vedere alcune delle migliori giocate del figliol prodigo, estratte dall’Instagram di CR7
[tps_title]Le finte[/tps_title] Sono ancora piccoli e devono senza dubbio divertirsi, ma con tutti questi video che CR7 pubblica sui social non è da escludere che il portoghese ambisca a preparare in prima persona il bambino per diventare il suo erede in quello che sarebbe un progetto a dir poco epico.
Questo è l’ultimo video postato sui social e si vede in campo un bambino che pensa attraverso l’esempio del padre. Niente cose banali: riceve il pallone da un compagno spalle alla porta e se la porta all’indietro per poi fintare su un avversario che crolla a terra. Di lì se la porta avanti con l’esterno destro, e già questo basta a renderlo nettamente superiore a quelli della sua età, sino ad arrivare fronte al portiere e sentenziarlo con un tocco morbido.
[tps_title]Il calcio di punizione[/tps_title]
Cristiano Ronaldo scrive Nothing is coincidence sotto questa foto e infatti questo bambino ha l’occhio per le punizioni sin da bambino. Dosa la rincorsa, osserva dove piazzarla e la mette in un punto in cui un portiere della sua età può solo pregare che il vento la mandi fuori. Invece va dentro. L’attenzione cade subito sulla rincorsa: chi si aspettava un’emulazione totale delle gambe divaricate del padre si sbagliava, anche perché negli anni di Madrid CR7 ha ridotto questa tendenza che aveva ai tempi del Manchester. Ciò che ricorda per filo e per segno il padre, però, è il modo di avvicinarsi al pallone: partenza da sinistra per convergere al centro e rincorsa lunghissima. Il piede è sulla buona strada e lo dimostra anche quest’altra punizione calciata su un campo in terra (che si avvicina molto di più alla sabbia) con lo stesso risultato.
(Il bambino è un tantino più sobrio del papà nelle esultanze).
[tps_title]La giocata estemporanea[/tps_title]
Okay, qui entra in gioco l’istinto e quello o ce l’hai o non ce l’hai. Non te lo insegna papà. Probabilmente ti aiuta a coltivarlo, convincendoti che sei forte e che quelle giocate le puoi fare, ma tutto sta nel prendersi dei rischi. Da bambini è certamente più facile lasciarsi andare a questi colpi estemporanei, vuoi perché emuli i tuoi idoli della televisione e vuoi – in questo caso – che l’esempio più lampante è quello che ti dà il bacio della buonanotte ogni sera. Fatto sta che il baby Ronaldo- che non rinuncia per niente al mondo al numero sette sulla schiena – sta maturando questi colpi sotto l’occhio attento del padre.
Sono solo bambini e chissà se magari da grande non troverà altre passioni e non diventerà uno scienziato o un astrologo, ma sotto sotto l’idea di rivedere una nuova versione di Cristiano Ronaldo ci stuzzica parecchio. Ci sentiamo tra dieci anni.








