I 10 motivi per i quali la Serie A 2018/2019 sarà più bella dell’anno scorso

Forse non ci vorrà tanto, penserà qualcuno visto che appena nove mesi fa piangevamo per la mancata qualificazione degli Azzurri ai Mondiali di Russia. Ma mai dare nulla per scontato. Agosto è per tanti il mese delle vacanze, ma per i calciofili d’Italia è (anche) il tempo del ritorno in campo: e ai nastri di partenza della Serie A 2018/2019 non mancano certo gli elementi di curiosità, in coda a una turbolenta estate di calciomercato. Avviata dal ritorno di Ancelotti, passata per CR7 alla Juventus e animata dall’asse Milano-Torino che ha coinvolto Higuain e Bonucci. Ecco 10 motivi per i quali il prossimo campionato sarà più bello dello scorso anno:

[twitter url=”https://twitter.com/PauDybala_JR?ref_src=twsrc%5Etfw”]


 

1. Cristiano Ronaldo: l’alieno

Troppo facile partire da chi prima di optare per l’esperienza italiana è diventato recordman di reti con il Real Madrid, conquistando quattro Champions League in Spagna e il titolo di campione d’Europa con il Portogallo. CR7 ha scelto la Juventus per la sua prima sfida in Serie A: è lui la gemma più preziosa nell’instant team bianconero. Sabato 18 agosto a Verona contro il Chievo è in calendario il primo atterraggio dell’alieno nel nostro campionato.


leonardo-bonucci

2. La second life di Leonardo Bonucci

Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? Leo e la Juventus. Amore e psiche. Odio e desiderio. Dai 7 anni in bianconero all’addio tra le polemiche, fino alla rete con la maglia del Milan allo Stadium. “Zitti tutti” aveva mimato quel giorno. Un anno dopo, rieccolo alla corte di Allegri per l’affare più inatteso dell’estate: come sarà accolto nella Torino bianconera? E nella Milano rossonera? Correre sul calendario per saperlo.


gonzalo-higuain

3. Gonzalo Higuain: lo scontento

Pensate di aver avuto un estate turbolenta? Bene, chiudete gli occhi e mettetevi nei panni di Gonzalo Higuain. Il centravanti messo in naftalina in Russia da Sampaoli nell’Argentina e poi messo in seconda linea nei piani della Juventus dall’arrivo di Cristiano Ronaldo. 94 milioni spesi, 55 reti e 105 presenze dopo, a due anni dal suo arrivo a Torino è stato tempo di addio. Riparte dalla Milano rossonera, che vuole tornare grande con lui. Mina vagante del campionato.


javier-pastore

4. I cavalli di ritorno

L’estate 2018 è stata anche quella dei ritorni: Javier Pastore alla Roma il più roboante, Mimmo Criscito a Genoa quello più emozionante. Senza dimenticare Pedro Obiang alla Sampdoria e Kevin Prince Boateng al Sassuolo, Mario Pasalic all’Atalanta e Joaquin Correa alla Lazio, mentre alla porta attendono Matteo Darmian (a Napoli), Arturo Vidal (all’Inter) e Simone Zaza (a Torino). La serie A è tornata di moda?


carlo-ancelotti-1024x576

5. Carlo Ancelotti e la sfida Napoli

Un ritorno, e che ritorno, è anche quello di Carlo Ancelotti: dopo aver vinto per mezza Europa, ha scelto la sfida Napoli per rivedere l’Italia. Raccoglie l’eredità fatta di un gran bel gioco ma zero vittorie targata Maurizio Sarri e attende altri colpi. Basterà lui come garanzia per vincere?


il-ritorno-del-parma

6. Il Parma di nuovo in A

Tra le estati difficili da dimenticare, c’è quella del Parma. I calciatori ducali hanno atteso luglio per poter festeggiare il traguardo Serie A, tagliato il 18 maggio a La Spezia. Da allora, indagini su messaggi whatsapp, squalifiche e un alone di mistero, cancellato dalla sentenza del Tribunale Federale. A 3 anni dal fallimento e dalla Serie D, Parma è di nuovo nella massima serie: i fasti europei degli anni ’90 sono lontani, ma regalano alla griglia di partenza un pizzico di immutato fascino in più.


radja-nainggolan

7. La campagna acquisti dell’Inter

Asamoah, de Vrij, Nainggolan, Vrsaljko, Politano e Lautaro Martinez. In attesa di Vidal, che sestina per Luciano Spalletti: a fronte di una rosa che ha perso Cancelo e Rafinha, quella dell’Inter è sin qui la campagna acquisti più incisiva. Nella Milano nerazzurra l’obiettivo minimo è andare oltre il quarto posto dello scorso anno.


filippo-inzaghi-bologna

8. Filippo Inzaghi e la Via Emilia

Da bomber era cresciuto tra Piacenza e Parma, salvo esplodere con le maglie di Juventus prima e Milan poi. Da allenatore ha seguito il percorso contrario: avvio nella metropoli, Milano, e rinascita in piazze meno calcisticamente ingombranti. Venezia e ora il grande salto a Bologna: Pippo Inzaghi è pronto per prendersi la Serie A anche da allenatore. All’ombra delle Due Torri attendono chi da calciatore è spesso e volentieri salito più in alto di tutti in classifica cannonieri.


italia-under-19

9. Per le conferme degli Under 19

“Ora non dimentichiamoci di loro”. Nessun appello umanitario. Quello che è riecheggiato per tutta Italia nella serata di domenica 29 luglio, dopo il ko in finale degli azzurrini Under 19 contro i pari età del Portogallo, era un claim meno delicato ma altrettanto nobile: nel focus, i talenti di Nicolato. Da Kean a Plizzari, passando per Bettella e Zaniolo. Vi preghiamo, club di A: non teniamoli parcheggiati. Questi ragazzi hanno dimostrato di meritare almeno uno spicchio di sole.


gianluigi-buffon

10. Perchè non potrà andare peggio di quella notte, a Milano

Il nastro si riavvolge, la ferita (sportiva) brucia ancora. 13 novembre 2017, stadio San Siro di Milano: Italia-Svezia 0-0 e Azzurri fuori dalla lista delle qualificate al Mondiale russo. Ecco, la prossima stagione non condurrà a tappe continentali o intercontinentali per la Nazionale. Sarà un anno di restaurazione basterebbe questo episodio per credere che sarà un’annata migliore della scorsa. Buona visione: sabato 18 agosto il primo ciak.