La Serie A è come una ex che tira ancora

Stesi al mare, sul lettino sotto l’ombrellone, con l’acqua a due passi, il cocktail appoggiato sul tavolino, lo smartphone per il selfie da alternare al quotidiano sportivo. Non è poi così male. Si sta bene. Metteteci poi magari il lido extralusso con l’area bar, la panineria e l’anguria tagliata fresca. Si sta anche meglio. C’è chi potrebbe passare lì tutta l’estate e magari anche l’inverno se fosse possibile. Si sta bene, non c’è che dire. Almeno fino a quando, sul bagnasciuga, a qualche metro da te, non passa una ex. La vedi migliorata, sorridente, mano nella mano con un nuovo fidanzato o anche lei accompagnata solo dalle amiche, con un nuovo costume tutto colorato.

Minestra riscaldata o ritorno di fiamma. E’ il dilemma di tutti nel dover tornare da qualcuno.

Perché ne parliamo qui? Perchè pensate ad un calciatore, di questi tempi, già passato dalla nostra Serie A e ora all’estero. Immaginatelo in una squadra europea, in una rosa di campioni, con uno stipendio tutto sommato gradevole. E immaginatelo ancora mentre guarda il nostro torneo, il suo ex campionato, arricchito da Cristiano Ronaldo, con alcuni problemi ma di nuovo in crescita, con un livello di spesa sul mercato finalmente alla pari delle leghe europee.

Minestra riscaldata o ritorno di fiamma. Avrà pensato più di qualcuno.

Risposta semplice: la nostra Serie A non è una top model, ma almeno una bella ex a cui più di qualcuno ha pensato durante l’estate e che più di qualcuno ha deciso di “sposare” ancora.

Ancelotti, il top player di Adl

Il primo, prima ancora di Ronaldo. Il Napoli aveva iniziato col turbo sul mercato. Solo un nome del livello di Carlo Ancelotti poteva rianimare i napoletani orfani del sarrismo. Adl è riuscito a convincerlo. “E’ il nostro top player” ha detto più volte il presidente. “Volevo tornare in Italia perché comunicare le emozioni è meglio che far passare un concetto tecnico” ha precisato Ancelotti, chiarendo a tutti la sua voglia di esserci e di far bene. Di comunicare in italiano, cantare Oi vita mia e mangiare un buon piatto di pasta. E, sognano i tifosi azzurri, di vincere di nuovo lo scudetto.

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