Big Mac, l’Airone e il Barba: tutti i bomber della serie C

A fine settimana chiude il calcio mercato per la serie C. Chissà se, da allora in poi, si potrà davvero parlare solo di calcio giocato. Ma, intanto, è tempo di sogni. Sogni e un pizzico di nostalgia. Perché se vuoi sognare in grande, devi andare a prendere i grandi giocatori. E, tanti, sono i calciatori con un passato in serie A a calcare l’anno prossimo i campi della terza serie. Stagione che si preannuncia ricchissima di gol con i tanti giovani di prospetto ma anche con qualche bomber vero che non vuole deludere.

Maccarone-Tavano, revival azzurro

A Carrara hanno spinto forte sul tasto rewind. Avevano già Ciccio Tavano, miglior marcatore del girone A lo scorso anno sfiorando il ventello, una decina di stagioni in serie A, esordio in serie B nel 2001 entrando al posto di Maccarone, vero e proprio specialista delle promozioni dai cadetti alla massima serie. Chi gli hanno affiancato? Proprio lui, Big Mac, Massimo Maccarone, riportandolo in Italia dall’esperienza australiana. Entrambi classe 1979, 212 gol in carriera per Tavano (e un’esperienza anche all’estero in Spagna), 242 gol in carriera per Maccarone (più di una stagione in Inghilterra, al Middlesbrough e due presenze in Nazionale): Carrara sogna. Chi li guiderà in panchina? Silvio Baldini che, insieme, li aveva già allenati proprio ad Empoli nel 2001-2002. Revival completato? Non ancora. In rosa c’è anche il “Cobra” Claudio Coralli che, in A ha solo 3 presenze, ma che con Maccarone e Tavano ha già giocato nel 2012-2013 sempre ad Empoli. Big Mac, il Cobra e super Ciccio: un trio perfetto per il rewind azzurro.

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Quelli che “Italia, non ti lascio”…

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Mario Alberto Santana con la casacca della Pro Patria

 

La serie C, però, è ricca anche di stranieri che in Italia hanno già vestito maglie più blasonate e che, dall’Italia, non hanno voglia di andar via. È il caso dell’esterno argentino Mario Alberto Santana, 37 anni a dicembre, 7 caps e un gol con l’Albiceleste, 14 campionati in serie A con Venezia, Chievo, Palermo, Napoli, Cesena, Torino, Genoa e soprattutto Fiorentina, oggi dopo due stagioni e mezzo capitano della Pro Patria (lo scorso anno “scudettata” in serie D). A Busto, in una società con quella storia lì, con una maglia con quella storia lì, pendono dalle sue giocate.

 

Circa 300 presenze tra A e B, una ventina di gol in A (con le maglie di Treviso, Fiorentina, Parma e Siena), 35 anni appena compiuti e la “bomberata” del 2008 da fidanzato della Canalis (“Non ero più un calciatore, ero solo lo stallone di Elisabetta” ha commentato anni dopo in un’intervista): Monza è pronta ad accogliere Reginaldo Ferreira da Silva.

 

Piccolo extra serie D: l’argentino Sergio Bernardo Almiron (ex Udinese, Juventus, Bari e Catania) continua a giocare ad Acireale, in Sicilia. L’urugaiano Ruben “El Pollo” Olivera, portato in Italia dalla Juventus, è appena passato all’Aprilia, in Lazio, che ha tentato invano finora il ripescaggio in C. Il brasiliano Adriano Ferreira Pinto, ex Atalanta e Lecce, è a quota 122 gol e 33 reti in 4 anni al Pontisola, nel bergamasco. Si è ritirato il brasiliano Francelino Matuzalem (ex Napoli, Lazio e Genoa) dopo un anno (e una squalifica di tre mesi) al Monterosi, serie D del Lazio.

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Bomber ne abbiamo?

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Andrea “Airone” Caracciolo nella sua classica esultanza

 

Andrea Caracciolo, l’Airone di Brescia, recordman di gol con le Rondinelle (179 gol), 9 presenze e 1 gol con l’Under 21 e terzo miglior marcatore nella storia della serie B, al Feralpi Salò.
Davide Moscardelli, 640 partite e 188 gol in carriera, qualche stagione di gloria in A, è atterrato al Pisa con tutta la sua carica social, tutti i suoi centimetri di barba e un migliaio di tifosi all’Arena Garibaldi.
La prossima serie C, anche grazie a loro, si preannuncia ricchissima di gol.

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Davide Moscardelli durante la presentazione ufficiale al Pisa.

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Catania: la serie A nel motore

 Diciassette partecipazioni per i siciliani in serie A. Le corse di Giovanni Marchese (138 presenze), le punizioni di Francesco Lodi (198), le geometrie di Marco Biagianti (174), la grinta Cristian Llama (75) in campo li abbiamo visti tante volte, negli stadi più prestigiosi. Dopo la promozione dello scorso anno con il Livorno, al termine di una stagione travagliata, in panchina c’è Andrea Sottil, neanche a dirlo 254 presenze in serie A.

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“Ciccio” Lodi e il suo sinistro fatato

 

Le conferme con tante caps in A

 Nessuna presenza in A, ma una storia in Premier League e Championship con l’Arsenal (che lo prelevò a 17 anni dal Parma) e altre. Giocherà ancora nella Fermana, Arturo Lupoli, il pupillo di Arsene Wenger, colui che a inizio anni Duemila, insieme a Pepito Rossi, era il futuro sicuro della Nazionale. Uno di quelli che ai manageriali di calcio lo prendevi sicuro.

Biennale con l’Alessandria per Alessandro Gazzi, 220 presenze in A e 10 in Europa League. Secondo anno a Siena pure per Stefano Guberti, 80 in A e 9 in Europa League. Rinnovo a Fano, infine, anche per Andrea Lazzari, 224 in A e 12 in Europa League.