Dybala ha spiegato a Ronaldo perché è odiato in Argentina

Paulo Dybala è uno dei pochi giocatori che ha avuto l’onore e il privilegio di giocare con i due mostri sacri del calcio moderno: Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. Dybala ha rilasciato un’intervista all’account della Federazione argentina, in cui ha raccontato di aver spiegato a Ronaldo il motivo per il quale nel paese sudamericano c’è tanto odio nei suoi confronti. E no, non è colpa di Messi.

Giocare al fianco di due fenomeni come Lionel Messi e Cristiano Ronaldo non è proprio una cosa che capita molto spesso. Uno dei pochi ad avere questa fortuna è Paulo Dybala, compagno dell’argentino in Nazionale e del portoghese con la Juventus. Con Messi il feeling con la maglia della Selecciòn non ha mai spiccato il volo, mentre la sintonia con Cristiano in maglia bianconera è uno dei segreti delle vittorie del club torinese. In questo periodo di stop al calcio a causa del Coronavirus, l’argentino ha confessato di aver stretto un ottimo rapporto con CR7. Ed è proprio in virtù di questo buon rapporto e della confidenza ormai acquisita con lui, che ha raccontato di avergli spiegato il motivo per il quale è così odiato in Argentina.

Dybala a Ronaldo: “Odiamo il tuo personaggio”

Cristiano, in Argentina, ti odiamo un po’ per il tuo personaggio, un po’ per come sei, e anche per come cammini“. Secondo il numero 21 della Juventus infatti, il suo corpo super raffinato e le sue pubbliche espressioni di arroganza non piacciono affatto ai suoi connazionali. Ed è da questo che nascerebbe l’odio del popolo argentino nei confronti di Ronaldo. “La sua risposta? Lo so che tutti mi odiano, sono abituato a questo“. ha aggiunto la Joya. Ma Dybala ha anche aggiunto che in realtà l’asso portoghese è molto diverso da come appare: “La verità è che mi ha sorpreso perché l’ho trovato molto diverso da come lo descrivevano“. L’argentino ha avuto insomma l’opportunità di conoscere una persona molto più modesta di quanto si aspettasse. Ha preso le difese del suo compagno di squadra contro la sua intera nazione. Se questo non è spirito di gruppo…