Momenti di altissima tensione giovedì nel quartier generale del Bologna a Casteldebole. Intorno all’ora di pranzo è infatti andato in scena un incontro tra alcuni esponenti della tifoseria con squadra, staff tecnico ed alcuni dirigenti rossoblu. Oggetto dell’incontro, inevitabilmente, il difficilissimo momento degli emiliani, reduci da due sconfitte consecutive e attualmente quartultimi in Serie A. Il faccia a faccia è stato serratissimo, con gli animi che si sono presto surriscaldati.
Resa dei conti a Bologna
Ai tifosi rossoblu non è piaciuto l’atteggiamento che la squadra ha tenuto in questo inizio di stagione, e nell’incontro, raccontato dal Corriere dello Sport, non hanno potuto fare a meno di farlo notare a giocatori, staff e dirigenti. Gli esponenti della curva hanno avvertito i calciatori, dicendo loro che quella sarebbe stata l’ultima volta che li avrebbero incontrati bonariamente. A quel punto, stando al racconto del quotidiano romano, Thiago Motta avrebbe fatto da scudo alla squadra rispondendo con un eloquente: “Cos’è, una minaccia?“. I toni si sono subito alzati, e solo l’intervento di alcuni presenti ha evitato un contatto fisico.
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“Salvati” Arnautovic e Medel
Dopo aver fatto notare al tecnico italo-brasiliano che a Bologna le cose vanno diversamente rispetto a La Spezia (città della sua ultima squadra ndr), i tifosi rossoblu hanno “esentato” dalle critiche Arnautovic e Medel, gli unici secondo loro che con il loro atteggiamento e la loro grinta onorano sempre la maglia. Frase fraintesa dal cileno, che è subito scattato per chiedere spiegazioni. Il vice capitano De Silvestri e lo stesso Arnautovic hanno cercato di riportare un minimo di serenità, anche se la tensione è rimasta altissima. Mezz’ora di fuoco dunque, con le urla che sono arrivate fino a fuori dal centro sportivo.

Importantissime, se non decisive, saranno ora per il Bologna le prossime sfide contro Sampdoria e Napoli. I tifosi, più che i risultati, si aspettano un cambio di atteggiamento.








