Il rabbioso sfogo di Ancelotti sulle offese nel mondo del calcio: “È come andare in guerra”

Gli insulti a Vinicius 

Il mondo del calcio viene nuovamente sconvolto dagli ormai usuali insulti razzisti. Ancora una volta è stato Vinicius Jr il soggetto dei soprusi, mentre giocava al Mestalla contro il Valencia.

 Ancora una volta la risposta degli organi calcistici è reputata essere stata leggera da parte dei diretti interessati, tanto che lo stesso calciatore e il presidente della Liga Tebas se le sono dette a distanza, sui social e tramite interviste.

Sul fatto era intervenuto il tecnico del Barcellona Xavi, dicendosi stufo dei continui insulti che si ricevono durante le partite, razzisti e anche personali.

 E oggi anche Carlo Ancelotti è intervenuto e lo ha fatto con decisione.

Le parole di Ancelotti

Il tecnico del Real Madrid ha detto alla vigilia del match contro il Rayo Vallecano: “Ormai insultare sembra sia diventata un’abitudine all’interno degli stadi. Ha ragione Xavi quando fa notare certe cose. È normale quello che succede?

Qualcuno mi ha detto che a Valencia hanno dato dello stupido a Vinicius. Possibile si possa dare del tonto a una persona così? Adesso basta, siamo stufi di essere offesi a ogni partita. Dietro le panchine ti chiamano anche figlio di… oppure frocio… Mi auguro che da parte delle istituzioni ci siano interventi chiari, così come dalla Liga e dagli arbitri.”

Il tecnico italiano non si stanca di dire che la Spagna non è un paese razzista, ma che ha problemi con il razzismo. Paragona poi l’esperienza di una partita di calcio nella penisola iberica con quella inglese: “Nelle partite di calcio inglese non c’è polizia… qui invece sembra di trovarsi in uno scenario di guerra perché vede camionette di agenti ovunque. Ma che è?”

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Gli arresti delle ultime ore – per il manichino di Vinicius appeso da un ponte e per gli insulti del Mestalla – non sono abbastanza per Ancelotti, che chiede misure drastiche, come fatto in Inghilterra.