La Serie A ha un obiettivo preciso: tornare ad essere al top dei campionati europei, come accadeva negli anni ’80 e ’90, e di conseguenza aumentare notevolmente gli introiti ed i ricavi, soprattutto quelli provenienti dall’estero. Per questo, tra le iniziative in cantiere, ci sarebbe anche quella di cambiare nome al massimo torneo nazionale. L’amministratore delegato della Lega Calcio Luigi De Siervo, in un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo As, ha illustrato tutte le novità.
De Siervo e il progetto della Lega
“Stiamo creando un prodotto più interessante – spiega De Siervo al quotidiano sportivo spagnolo – stiamo lavorando sulla sua qualità: il tempo effettivo delle partite è cresciuto e oggi arriva al 66%, va valorizzato il restante 33% che deve essere più attrattivo. I fondi internazionali hanno iniziato a negoziare con l’Italia perché siamo il campionato con più potenziale, visto che per decenni siamo stati i migliori“. Resta la pecca stadi: “Dobbiamo migliorare negli stadi, ma la bellezza delle nostre città e la storia che portano è unica“.

Cambio di nome
L’obiettivo principale è aumentare i ricavi: “Puntiamo a ottenere tra i 1.150 ei 1.380 milioni di euro a stagione per l’Italia, vogliamo far crescere i ricavi che arrivano dall’estero, stiamo trattando con intermediari e e fondi per commercializzare e distribuire il canale della Serie A, che in tal caso sarebbe pronto entro un anno”. Infine sul cambio di nome del campionato: “Abbiamo chiuso un accordo da 10 milioni a stagione con il Governo: il nostro campionato fuori dall’Italia si chiamerà Serie A Made in Italy”.








