Tutto fatto, anzi no. La trattativa tra l’Inter e il Sassuolo per portare Davide Frattesi a vestire la maglia nerazzurra sta procedendo spedita, con le due società che hanno sostanzialmente trovato un accordo: affare attorno ai 30 milioni di euro e inserimento di Samuele Mulattieri, attaccante di proprietà interista prestato nell’ultima stagione al Frosinone. Ma proprio quando sembrava raggiunto il punto di chiusura, è arrivato il veto del presidente Zhang: tutto bloccato, prima di acquistare bisogna vendere.

Frattesi-Inter, tutto in stand-by: rischio Bremer bis?
Ormai è risaputo, il mercato nerazzurro degli ultimi anni si fonda su una parola chiave: autofinanziamento. E nonostante il raggiungimento della finale di Champions League abbia portato diversi milioni di introiti, la politica societaria non è cambiata. Ed ecco perché ai tifosi interisti iniziano a balzare in mente ricordi poco felici: l’estate scorsa, proprio per questa ragione, sfumò l’affare Bremer, finito poi alla Juventus. Il rischio di essere superati ancora da una diretta concorrente, di nuovo la formazione bianconera oppure Milan e Roma (anche loro hanno un forte interesse nei confronti del giocatore), aumenta con il passare dei giorni.
Le possibili cessioni dell’Inter
Per comprare, come detto, bisogna prima vendere. Ma con quali giocatori la dirigenza nerazzurra potrebbe rimpolpare le casse del club per poi avere soldi da freschi da investire su nuovi obiettivi, come ad esempio Frattesi? I principali indiziati sono Onana, Brozovic e Barella. Tre giocatori chiave nella rosa di Simone Inzaghi, ma che potrebbero essere sacrificati sull’altare del bilancio viste le numerose richieste. In particolare il portiere e per il centrocampista azzurro, su cui si sono fatte vive diverse squadre di Premier League. Manchester United e Chelsea sul camerunese, Liverpool e Newcastle su Barella.

Al momento Marotta e Ausilio sono riusciti a respingere tutti gli assalti. Ma adesso sono di fronte a un bivio: conviene “sacrificare” un pezzo pregiato per inserirne di nuovi oppure sarebbe meglio confermare il blocco dell’ultimo anno che ha portato una Coppa Italia, una Supercoppa e una finale di Champions League? Il dilemma è di difficile risoluzione.








