La notizia era nell’aria da diversi giorni e, questo pomeriggio, è arrivata l’ufficialità: Josè Mourinho è stato squalificato dalla Uefa per gli insulti rivolti all’arbitro Taylor dopo la finale di Europa League persa contro il Siviglia.

I fatti
La gara, terminata con la vittoria degli andalusi ai rigori dopo l’1-1 di tempi regolamentari e supplementari, è stata scandita da un arbitraggio non gradito ai tifosi della Roma. Nella fattispecie, a fine partita, José Mourinho si era duramente scagliato contro l’arbitro inglese Anthony Taylor: “Sei una fo****a disgrazia. Anche Rosetti è stato capace di dire che quello non era rigore (in riferimento al penalty inizialmente assegnato al Siviglia e poi revocato, ndr), tu non sei stato capace”.
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Nei giorni successivi, la Uefa aveva fatto sapere che, una volta ricevuto il rapporto del direttore di gara, avrebbe preso provvedimenti contro il tecnico portoghese. Detto, fatto: nella giornata odierna l’allenatore della Roma è stato squalificato per quattro giornate, da scontare in Europa. “La Uefa ha deciso di sospendere José Mourinho – recita il comunicato – per le prossime quattro partite Uefa per club a cui avrebbe partecipato, per aver rivolto linguaggio offensivo a un ufficiale di gara”.
Inoltre, il club giallorosso è stato multato di 50.000 euro e, contestualmente, è stato disposto il divieto di vendita dei biglietti per i tifosi della Roma in vista della prossima trasferta europea. Una sanzione relativa a: “Accensione di fuochi d’artificio – prosegue il comunicato della Uefa – lancio di oggetti, atti di danneggiamento e disturbo alla folla”.








