Delirio, in campo e fuori. È accaduto questo sia durante Santos-Corinthians, sfida del campionato brasiliano, sia al termine della stessa partita. I tifosi di casa, a pochi minuti dal triplice fischio e sotto 2-0, hanno cominiciato a lanciare fumogeni e bombe carte sul terreno di gioco. Ma non solo. Perché anche dopo l’incontro, all’esterno dello stadio, hanno continuato le proteste e gli atti di vandalismo: diversi scontri con le forze dell’ordine e, addirittura, furto di una macchina della polizia da parte di alcuni ultras.
Incredibile in Brasile
Partiamo dal risultato finale: 2-0 in favore del Corinthians, grazie alle reti nel primo tempo di Yuri Alberto e Ruan Oliveira. Ko pesantissimo per il Santos, che con questa sconfitta scivola al 13° posto in campionato. Un piazzamento lontanissimo rispetto alle aspettative iniziali. E che ha mandato su tutte le furie i tifosi del Peixe. Che hanno fatto partire la protesta, lanciando di tutto e di più sul terreno di gioco. Fumogeni e bombe carta come se piovesse, un episodio simile a quanto accaduto qualche settimana fa in Italia, nei minuti finali di Brescia-Cosenza, gara di ritorno dei playout di Serie B.
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Ma la protesta dei sostenitori del Santos non si è fermata lì. Anzi, è proseguita alla grande fuori dallo stadio. Diversi tifosi hanno iniziato a scontrarsi con le forze dell’ordine, provocando frenesia e attimi di follia nei pressi del Vila Belmiro, l’impianto in cui si è giocata la partita. E non solo. Alcuni ultras sono andati anche oltre, di fatto rubando e impossessandosi impropriamente di un’auto della polizia. Il delirio, a quel punto, ha raggiunto livelli addirittura impensabili.
[twitter url=”https://twitter.com/oocbrsao/status/1671698573052747778?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1671698573052747778%7Ctwgr%5Ea399ae27abfe20546eee00c95b6bb6272012dd16%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fsport.sky.it%2Fcalcio%2F2023%2F06%2F23%2Fsantos-corinthians-scontri-video”]Ancora una volta il Brasile dimostra di avere una passione sfrenata e un sentimento indescrivibile per il calcio, ma – come spesso accaduto anche in passato – lo manifesta nel modo peggiore possibile: con violenza e brutalità. Due caratteristiche che non dovrebbero – anzi non possono – rappresentare il popolo brasiliano.
