Frattesi va all’Inter
Ha tenuto occupati gli esperti di mercato per settimane e ha fatto speculare i tifosi di varie fedi sul come e sul perché dovesse vestire quella o quell’altra maglia.
Alla fine a spuntarla per Davide Frattesi è la stessa squadra che era in vantaggio fin dall’inizio, l’Inter. I nerazzurri hanno chiuso ieri l’operazione, bruciando Milan, Napoli e Roma, che negli ultimi giorni avevano iniziato a sperarci un po’ di più.

Alla fine lo “sconfitto” è Carnevali, che dai 40 milioni che chiedeva all’inizio, è dovuto scendere di un bel po’ per trovare un accordo che facesse felice il giocatore.
Infatti, come dice l’agente del centrocampista: “Siamo molto vicini, le società ora troveranno l’accordo e mancano pochi dettagli. Davide ci teneva tanto, la sua preferenza è sempre stata l’Inter e siamo contenti.”
È anche la vittoria di Marotta, che ha avuto la fiducia del giocatore e ha giocato su quella per non dover scatenare un’asta che vedeva il Napoli in vantaggio e la Roma subito dietro. Con la voglia di Frattesi di indossare la maglia nerazzurra, Marotta ha potuto prendere il suo tempo e “piegare” Carnevali a scendere a cifre inferiori.

Le cifre dell’affare
L’Inter ha trovato un accordo con il Sassuolo per un prestito oneroso da 5 milioni con obbligo di riscatto, probabilmente a febbraio 2024, a 22 milioni, più il cartellino di Mulattieri, valutato 6 milioni.
In tutto un affare da circa 33 milioni, 30% dei quali andrà alla Roma per la percentuale sulla futura rivendita.
In più ci sono circa 5 milioni di bonus ancora da definire nei dettagli, ma dovrebbero essere 4 legati alla Champions e alle presenze e uno per lo Scudetto. Infine c’è ancora da definire una percentuale sulla futura rivendita, tra il 10 e il 20%.
Frattesi ha anche già scelto il suo numero di maglia: il 16, come quello al Sassuolo. Firmerà un quinquennale a 2,8 milioni a stagione.

L’Inter diventa ancora più italiana. Insieme a Frattesi, Inzaghi può contare su Barella, Dimarco e Bastoni – spina dorsale della Nazionale di Mancini – oltre a Sensi, Darmian e Acerbi.
E i nerazzurri diventano anche più giovani, avendo perso un trentenne come Brozovic per far posto all’italiano di 23 anni.








