Serie B: che caos
La situazione creatasi nel campionato cadetto è difficile da spiegarsi. Perugia e Lecco si stanno contendendo la promozione in Serie B a forza di battaglie legali.
Il Collegio di Garanzia del Coni e la FIGC non stanno aiutando. Infatti il Coni ha accolto il ricorso del Perugia contro l’iscrizione del Lecco. Una faida legale che si basa sulla perentorietà dei termini.

Il Lecco, che ha ottenuto la promozione al termine del Playoff il 18 giugno, non ha fatto in tempo a mandare i documenti relativi allo stadio, che avevano scadenza 20 giugno. Ma non ha potuto farlo anche perché le autorità venete hanno mandato le certificazioni per lo stadio Euganeo di Padova solo tre giorni dopo.
Il Perugia ha giocato sul fatto che se ci sono dei termini, questi vanno rispettati. Ma il legale della FIGC ammette l’errore della Federazione nel non prolungare la scadenza, visto che la finale dei playoff era stata spostata dall’11 giugno al 18.

I rischi dello slittamento e delle 21 squadre
Questa battaglia legale tra Perugia e Lecco potrebbe portare a un vero e proprio cambio di programma per la Serie B. La Gazzetta spiega infatti che ora bisognerà attendere l’ultimo grado di giudizio, ovvero il Consiglio di Stato del 29 agosto.
Il campionato dovrebbe però partire il 19 e chiaramente non può farlo senza una squadra, quindi c’è il rischio slittamento di almeno 3 turni.
Infine non è da escludere una Serie B a 21 squadre, se il Consiglio di Stato decidesse di inserire sia Lecco che Perugia nel torneo. I veneti sono forti del fatto che loro nel calendario sono già stati inseriti, ma ciò potrebbe valere ben poco se non gli sarà possibile giocare il campionato per colpa della burocrazia e della disorganizzazione italiana.








