Sparatoria a Auckland
Paura a poche ore dall’inizio del Mondiale femminile. A Auckland, capitale della Nuova Zelanda, c’è stata una sparatoria. Un uomo ha aperto il fuoco in un cantiere uccidendo due uomini e ferendone sei. Le forze dell’ordine sono intervenute e hanno ucciso l’assalitore in uno scontro a fuoco.
Il tutto è accaduto vicino all’hotel dove alloggia la nazionale norvegese, impegnata nel match augurale contro la Nuova Zelanda.

La Norvegia non ha sentito conseguenze dall’accaduto e anche il Primo Ministro neozelandese ha tranquillizzato tutti sulla situazione: “Siamo stati subito messi in contatto con la FIFA, come è previsto in questi frangenti. Tutto sta procedendo come previsto, non c’è rischio né di sicurezza nazionale né di incolumità per le persone. Sarà aumentata la sicurezza semplicemente per la serenità del pubblico.”
I Mondiali iniziati comunque
La sparatoria non ha avuto conseguenze sul regolare svolgimento dei Mondiali femminili. Il match tra Norvegia e Nuova Zelanda si è giocato all’orario previsto, con giusto un minuto di silenzio per commemorare le vittime della sparatoria, accaduta a soli 5 chilometri dallo stadio.
La partita è stata poi vinta dalle padrone di casa per 1-0 grazie alla rete di Wilkinson. Al termine, la capitana della Norvegia ha raccontato cosa ha vissuto la squadra dopo la sparatoria.

Maren Mjelde ha detto: “Tutti ci siamo svegliati improvvisamente quando l’elicottero si è librato fuori dalla finestra dell’hotel ed è arrivato un gran numero di veicoli di emergenza a sirene spiegate. All’inizio non sapevamo cosa stesse succedendo, ma alla fine ci sono stati aggiornamenti in TV e sui media locali.
Ci siamo sentite al sicuro per tutto il tempo grazie all’intervento delle forze dell’ordine e ai sistemi di sicurezze della FIFA. Abbiamo ritrovato serenità e abbiamo preparato normalmente la partita.”








