Buffon torna in Nazionale
Gianluigi Buffon si è ritirato qualche giorno fa. L’ultimo superstite del Mondiale 2006 ha salutato il calcio ma non la Nazionale.
Infatti pochi giorni dopo aver appeso i guanti al chiodo, l’ex portiere della Juventus ha annunciato che avrebbe lavorato nella Federazione Italiana a fianco delle varie Nazionali, come capo delegazione della FIGC.

Buffon andrà anche nelle scuole a promuovere i valori della Federazione e in qualche modo sarà il nuovo volto della FIGC.
L’attacco di Ziliani
Il fatto che Buffon vada in giro a promuovere i valori del calcio italiano non è andato giù al giornalista Paolo Ziliani, che sul Fatto Quotidiano attacca l’ex portierone azzurro.
Il giornalista inizia ad elencare ciò che non rende Buffon un candidato per promuovere i giusti valori, partendo proprio dalla scuola: “Lui, bocciato due volte alle superiori (ragioneria), pur di iscriversi all’università di Legge a Parma presentò addirittura un diploma di maturità falso di un istituto di Roma mai frequentato che gli valse una denuncia per truffa: era il 1997, patteggiò con una multa di 6,5 milioni di lire.”

Poi sulle bestemmie: “Il primo comandamento del buon cittadino è “Non bestemmiare”: specie se lo fai negli stadi italiani, spesso semi-deserti, dove la bestemmia viene sentita in mondovisione, amplificata e corri il rischio di essere multato e squalificato come capitò al distratto Gigi in un Parma-Juventus con bestemmia urlata all’indirizzo del giovane Portanova.”
E infine sulle sue presunte credenze politiche: “È infine molto importante non lanciare messaggi sbagliati e diseducativi. Se per esempio ti presenti a un’intervista post-partita con una maglia con la scritta “Boia chi molla” sul petto, o scegli di giocare col numero 88 (che significa HH, la sigla di Heil Hitler) o ancora festeggi il trionfo al mondiale con uno striscione su cui compaiono la croce celtica e la scritta “Fieri di essere italiani”, non dai un bell’esempio. Ora Gigi Buffon spiegherà tutto a tutti.”

Insomma, Ziliani non è affatto contento che Gigi trasmetta i valori dello sport ai giovani e non ha paura a dirlo apertamente.








