Italia femminile, Gama punzecchia ancora: “Convinta che la mia esperienza sarebbe servita”

C’erano molte aspettative sull’Italia femminile impegnata nei Mondiali in corso di svolgimento in Australia e Nuova Zelanda, ma la spedizione azzurra si è rivelata un totale fallimento. Dopo la vittoria all’esordio contro l’Argentina, le due sconfitte contro Svezia e Sudafrica hanno sancito l’eliminazione al girone delle ragazze allenate dal ct Bertolini. Una delle escluse eccellenti dall’elenco delle convocate, la veterana Sara Gama, intervistata da La Stampa, analizzando la disfatta della nazionale si è tolta qualche sassolino dalla scarpa…

La Gama all’attacco

Lo storico capitano della Juventus e della nazionale italiana ha parlato della più che negativa spedizione in Oceania delle azzurra: “È stato difficile non esserci, mi sono concentrata sul calcio giocato. Stavo bene fisicamente e lo avevo dimostrato. Avevo giocato con continuità nell’ultimo periodo, scoprirmi fuori mi ha amareggiata. Resto convinta che la mia esperienza, 130 presenze in nazionale, potesse essere di supporto sotto ogni punto di vista. Mi sento calciatrice quindi utile in campo, in panchina e nello spogliatoio“.

Con il ct Bertolini, al momento, ancora nessun chiarimento: “No. C’era solo una decisione da accettare e l’ho fatto. In Nuova Zelanda si è percepita una carenza di leadership, ma era uno dei fattori. sono mancati più elementi dentro e fuori dal campo. Le parole di Gravina? Condivisibili. Mi sembra la volontà di capire le responsabilità di ognuno ed è inutile stare inchiodati lì. Bisogna andare avanti“.