In un anonimo 13 Agosto sul calcio italiano è piombata la notizia delle dimissioni di Roberto Mancini da commissario tecnico della Nazionale. Un fulmine a ciel sereno, soprattutto dopo che l’allenatore di Jesi nei giorni scorsi aveva ricevuto pieni poteri anche sulle selezioni giovanili diventando di fatto un manager tout court della Federazione. In un momento delicatissimo per l’Italia calcistica, che tra poco più di 20 giorni avrà due sfide fondamentlai per le qualificazioni a Euro 2024 contro Macedonia del Nord e Ucraina, i tempi per trovare un sostituto sono davvero strettissimi.

La Figc sembra però avere individuato in Luciano Spalletti il nome giusto per raccogliere l’eredità dell’ormai ex ct, e il tecnico campione d’Italia avrebbe già dato la sua disponibilità al presidente Gravina. Il matrimonio dovrebbe dunque concretizzarsi, ma esiste un però, e ha la forma di Aurelio De Laurentiis.
Spalletti ct della Nazionale: c’è il nodo clausola
Dopo il divorzio tra Spalletti ed il Napoli avvenuto alla fine della strepitosa cavalcata della scorsa stagione culminata con la conquista dello Scudetto, è venuta a galla la questione della clausola presente nel contratto del tecnico toscano: una penale che il club, o in questo caso la federazione deve versare nelle casse del club partenopeo se volesse ingaggiarlo prima dell’estate 2025. Una clausola da 3,2 milioni di euro che la Figc però non avrebbe intenzione di pagare. Per questo in giornata ci saranno contatti tra Gravina e De Laurentiis per tentare di risolvere la questione.

“La clausola impegna il Napoli e Spalletti, nessun altro. Poi non è vietato che un club o una federazione, interessati a ingaggiare l’allenatore, possano surrogarsi al tecnico, versando l’importo“. Questa la spiegazione all’Ansa dell’avvocato ed esperto di diritto sportivo, Mattia Grassani, il quale ha aggiunto: “Spalletti è padrone del proprio destino. Se si colloca in un club piuttosto che in una federazione, quella somma è dovuta. Oppure resta fermo“.

La sensazione è che il patron dei partenopei possa dare il suo assenso rinunciando al pagamento della clausola, aiutando di fatto la Federazione, e tutto il movimento calcistico italiano, ad uscire da una situazione decisamente complicata. Decisivi i colloqui previsti oggi: cosa succederebbe se De Laurentiis si mettesse di traverso? Sullo sfondo intanto aleggia la figura di Antonio Conte…








