Svolta nel mondo arbitrale. A partire dalla prossima giornata ci sarà una grande novità per i fischietti di Serie A: nelle designazioni non avrà più influenza la provenienza del direttore di gara. Tradotto in concreto: gli arbitri potranno dirigere una partita di una squadra della propria sezione di appartenenza. Cade quindi il vincolo territoriale. Il primo protagonista di questa rivoluzione sarà Daniele Doveri della sezione di Roma: sabato sera sarà in campo per Hellas Verona-Roma.
Abbattuto il vincolo territoriale: svolta per gli arbitri di Serie A
Sabato, alle ore 20:45 allo stadio Bentegodi, assisteremo a un momento storico: Daniele Doveri – nato a Volterra, ma residente a Roma e facente parte della sezione di Roma – arbitrerà la sfida tra scaligeri e giallorossi. Sarà una prima vera volta assoluta. Perché in realtà una sorta di precedente c’era stato l’anno scorso: lo stesso Doveri era stato designato come Quarto Uomo in Sassuolo-Roma. Ma si era trattato più che altro di un avvicinamento al cambiamento, che ora è diventato realtà.

Una rivoluzione nell’aria da tempo: come la pensa il mondo arbitrale a riguardo
Ormai era solo questione di tempo. Già nel 2022 il designatore Gianluca Rocchi aveva iniziato a spianare la strada al cambiamento: “Se nel 2022 devo limitarmi e non mettere il più bravo perché c’è la territorialità, beh, allora siamo nel Medioevo”. E anche Doveri, nei giorni scorsi a Sky Sport, aveva affermato: “Sarei contento e soprattutto sarebbe un passo avanti dal punto di vista culturale per tutto il movimento calcistico, riconoscerebbe il merito alla professionalità degli arbitri che è molto elevata e che nel 2023 non si può misurare con la residenza”. Anche Luca Marelli, ex arbitro di Serie A e attuale moviolista di DAZN, ha commentato così sul proprio profilo Twitter: “La vera notizia delle designazioni della seconda giornata di Serie A è Doveri di Roma che arbitrerà Verona-Roma. Salta (finalmente) una preclusione geografica ormai anacronistica“. Il grande cambiamento è realtà.








