“Tutte bugie”. Anche Kolarov si schiera sul caso Samardzic

Non sempre ascoltare “le due campane” di una storia permette di conoscere la verità. Anzi, essendo il più delle volte discordanti tra loro, spesso non fa altro che aumentare i dubbi. Ecco allora che nell’ingarbugliato caso Samardzic, dopo quanto raccontato ieri dal padre del giocatore e da Rafaela Pimenta, spunta una terza versione dei fatti. A cercare di fare maggiore chiarezza è Aleksander Kolarov, ex terzino serbo dell’Inter che ha partecipato alla trattativa come intermediario.

Kolarov: “Pimenta dice la verità, il padre di Samardzic tante bugie”

Queste le dichiarazioni di Kolarov rilasciate in un’intervista a La Gazzetta dello Sport: Confermo in toto la versione di Rafaela Pimenta, sono stato io a presentarle il padre e ho anche partecipato ad alcune riunioni accompagnando mio fratello. La sua versione è assolutamente veritiera, mi spiace aver ascoltato dal papà del ragazzo così tante bugie“.

Le versioni (discordanti) di Pimenta e del padre del giocatore

Il caos è scoppiato ieri, quando Mladen Samardzic aveva affermato: L’Inter ha fatto un errore: ha fatto tutta la trattativa e ha chiuso l’affare con una persona che non aveva il permesso per farlo: Rafaela Pimenta. Ma io l’ho vista una volta sola nella mia vita. Non so lei come abbia fatto a infilarsi in questa cosa, perché la trattativa era tra Udinese e Inter: poi ci siamo trovati lei in mezzo, che voleva chiudere l’affare senza il nostro permesso“. Al padre del giocatore ha prontamente risposto Rafaela Pimenta, l’erede di Mino Raiola: Per me parlano i fatti. Dall’incontro avuto con lui e la moglie insieme a Kolarov nel mio ufficio a Montecarlo, alle tante chiamate fatte insieme ai diversi club, alla sua richiesta rivolta all’Udinese di parlare direttamente con me. Il nostro appuntamento insieme presso la sede dell’Inter, gli ok dati all’Inter, i brindisi con lui e la moglie in un hotel di Milano, la videochiamata con il figlio per organizzare le visite mediche, l’arrivo di altri famigliari e del cameraman per le riprese video”. Un caso che resta ingarbugliato, ma su cui – dopo le parole di Kolarov – forse inizia ad esserci un po’ più di chiarezza.