“Beve e fuma per passare il tempo, è finito”. Rothen durissimo su Verratti

Jerome Rothen, ex giocatore di Monaco e Paris Saint-Germain su tutte, ha parlato di Marco Verratti in un intervista rilasciata alla Bild. L’ex centrocampista ritiratosi nel 2014 ha dichiarato di come il mancato attaccamento del pescarese alla maglia del PSG lo sta portando fuori strada.

Verratti sulla cattiva strada

“Passa il tempo a bere e fumare. Per me è finito. Queste le accuse molto pesanti che potrebbero far pensare alla squadra parigina di metterlo definitivamente sul mercato. Lo stesso Rothen ha poi fatto chiarezza: “Non lo critico per la sua qualità, ma non merita il rinnovo di contratto. Per me è finito”. Che Verratti sia ai ferri corti con il Paris lo sapevamo da diverso tempo, ma questo sta influenzando il suo modo di comportarsi nei confronti del club e dei tifosi.

L’ex calciatore prende di mira il suo comportamento: “Non voglio criticarlo per le sue qualità di giocatore. Ma non meritava il prolungamento del contratto all’inizio dell’anno. I responsabili hanno commesso un errore. Per me Verratti è finito. Ha 31 anni. Non ha mai capito come fosse la carriera o la vita di un calciatore professionista di alto livello. E nemmeno lui lo capirà mai».

Per poi aggiungere: “Non si può mandare questo messaggio nello spogliatoio da un giocatore che gioca il 60% delle partite, che spesso al 60′ è molto stanco. Qualcuno che passa il suo tempo facendo festa, fumando e bevendo, e queste sono cose che danneggiano l’immagine del club”.

Le possibili soluzioni

A questo punto, a ridosso della fine del mercato, l’unico club interessato al calciatore classe 1993 potrebbe essere l’Ah-Arabi, società quatariota. Ad oggi il campionato è iniziato da una sola giornata, e il primo match della squadra biancorossa è finito 1-1. Tutto questo è comunque dovuto dalla mancanza di motivazione del calciatore che è stato costretto a rimanere a Parigi dopo che aveva scelto di accettare l’offerta dell’Al Hilal e dunque di trasferirsi in Arabia Saudita. Tempo fa De Campli, suo ex procuratore aveva criticato la scelta del pescarese di trasferirsi in Francia: “Sette anni fa dissi a Marco che era in carcere ed era arrabbiato. Per me è stato come se fosse stato rapito per estorsione economica. Sarà un uomo molto ricco, ma non sarà mai un campione”.