Maurizio Mariani, arbitro del match tra Milan e Torino conclusosi 4-1 a favore dei rossoneri, è finito sotto l’occhio della critica. Secondo la Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport i rigori concessi al Milan sono stati dubbi ed eccessivi.
Gazzetta, 4 in pagella a Mariani
La Gazzetta dello Sport ha assegnato 4 in pagella all’arbitro che ha diretto la partita motivandolo in questo modo: “Prima o poi gli arbitri dovranno tener conto delle dinamiche di gioco, del contesto da duello (lecito) fra difensore e attaccante. Il rigore al 39’ del primo tempo è specchio proprio di una dinamica di calcio: pallone da sinistra, Buongiorno “sente” Giroud pure col braccio (situazione che fa parte del gioco), quel braccio poi colpito nel momento in cui il francese improvvisamente abbassa la testa: palla non attesa e il difensore è sì responsabile della posizione delle braccia ma Mariani avrebbe potuto tener conto della dinamica. È da rigore il pestone di Schuurs a Leao (16’ st) ma l’azione parte da un contatto molto dubbio Krunic-Vlasic nell’altra area. Mariani non vede i due episodi d’area principali, serve il Var. E mancano due gialli, Thiaw su Radonijc e Rodriguez. Vanja (13’ st) protesta ma era fallo in fase di fuga di Loftus-Cheek.” Continuando: “L’arbitro Mariani ci ha messo del suo con un primo rigore molto generoso e un secondo forse viziato da un precedente fallo. Ma nonostante gli episodi, soprattutto il primo, abbiano zavorrato la partita del Toro, complessivamente tutta la prova granata è stata negativa.”
Il Corriere dello Sport se la prende anche con Valeri
“Non è colpa di Mariani se Valeri lo richiama ad una insensata Ofr (on field review, ossia richiamare l’arbitro al var per rivedere l’azione, ndr). Il rigore che arriva diventa “televisivo”, poi non veniteci a sciorinare il refrain della verità del campo. L’internazionale di Aprilia bene sulle proteste di Theo e Juric (il caso Feliciani settimana scorsa insegna), ok il gol di Schuurs (Buongiorno in offside non sulla linea di visione di Maignan), rivedibile sul rigore su Leao.” Scrive il Corriere dello Sport.
Poi continua: La dinamica dell’azione sul primo rigore. Cross di Leão, Giroud s’abbassa a spizza il pallone che finisce sulla mano sinistra di Buongiorno. Non è mai rigore perché:
a) senza il tocco il pallone sarebbe finito sulla faccia di Buongiorno (e ci finisce comunque);
b) non è in posizione innaturale (è in marcatura su Giroud e lo “sente”).
Errore l’intervento di Valeri, in campo nessuno ha chiesto nulla.
Pestone di Schuurs su Leao, Mariani non vede, il Var sì: qui ci sta Ofr, ok il rigore.








