Continua a tenere banco la questione relativa alla scelta di Roberto Mancini di allenare la nazionale saudita. Una decisione che ha fatto molto discutere e, in questo contesto, l’ex ct azzurro ha fatto luce su quanto accaduto nelle ultime settimane con un post pubblicato su Instagram.
Il messaggio di Mancini ai tifosi
“Cari tifosi, voglio ringraziare tutti voi per il sostegno e per la grande amicizia dimostratami da sempre, in particolare in questi ultimi giorni e ore frenetiche, che mi hanno visto non in panchina ma al centro campo. Le vostre testimonianze di affetto sono tutte contenute in parole importanti, vere e sincere come <<ricordati che sei il gol di tacco>>, <<l’uomo della vittoria extratime>>, <<non ti sei mai arreso fino all’ultimo secondo>>, <<sei l’abbraccio dell’amicizia>>. Ecco, le ho messe tutte in valigia e mi accompagneranno nell’affrontare le nuove sfide che mi aspettano”.
La verità sull’Arabia Saudita
“Tanti di voi – ha proseguito Mancini – mi hanno chiesto il perché della mia uscita dalla Nazionale e delle tempistiche del nuovo ingaggio. Immagino che sarete confusi da certe notizie di stampa. D’altra parte, informazioni false e manipolazioni sono esistite da sempre se già i poemi antichi erano pieni di false notizi, fatte circolare dagli dei solo per confondere i mortali. La tempistica è unicamente quella che ho anche ribadito ieri in conferenza stampa: il vero e concreto contatto con la federazione saudita risale al 18 agosto, nulla di più. Chi conosce davvero il calcio sa che i tempi di raggiungimento degli accordi sono estremamente rapidi, anche di pochi giorni”.
“Il calcio è stato tutto per me”
“Nella mia vita il calcio è sempre stato tutto per me, fin da quando ero poco più di un bambino. Nei campi sterrati, a tredici anni, sempre e solo a sfidare un pallone. A questa vita, per me l’unica, ho sempre associato parole fondanti come sacrificio, lavoro, merito e fiducia. Ricevere la piena fiducia, con l’autonomia che ne consegue, è sempre stato il mio primo criterio di scelta nella relazione sia umana che professionale. Dove non c’è fiducia non c’è calcio, né vittoria e né futuro. Conto su di voi e sul vostro sostegno, di cuore e di pancia, come solo un vero tifoso conosce”.
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