Sergio Ramos torna al Siviglia, gli ultras insorgono

Rinunciare ad offerte milionarie dall’Arabia Saudita per tornare lì dove tutto era iniziato, a Siviglia. La scelta di Sergio Ramos di lasciare il Paris Saint Germain e far ritorno in Andalusia era stata vista come la chiusura di un cerchio, il lieto fine di una favola calcistica ricca di trofei. Tutti felici? Non proprio. Il Biris Norte, il gruppo ultras del club spagnolo, ha infatti espresso l’enorme disappunto per un ritorno che i tifosi non vedono affatto di buon occhio. Il comunicato è durissimo.

Il ritorno di Sergio Ramos a Siviglia

L’ho fatto per papà, per nonno, per il sevillismo e per Puerta. Oggi è un giorno speciale, emozionante perchè sono tornato a casa. Volevo tornare a casa e non avrebbe avuto senso accettare altre proposte. Avremo tempo per le presentazioni, ora è il momento delle visite mediche. Era giunto il momento di tornare”. Con queste parole Sergio Ramos aveva spiegato la scelta di tornare al Siviglia, squadra in cui aveva militato agli inizi della carriera dal 2003 al 2006 prima fdi passare al Real Madrid.

La decisione del veterano spagnolo però non ha fatto tutti felici. I primi ad esprimere il loro disappunto sono stati gli ultras andalusi, nello specifico il noto gruppo Biris Norte.

Perché gli ultras non vogliono Ramos?

Nel lungo comunicato pubblicato sui social, il Biris Norte ha spiegato i motivi per i quali non vedono di buon occhio il ritorno del figliol prodigo: “Come gruppo ultra del Siviglia Fc per quasi 50 anni, vogliamo esprimere il nostro no a coloro che hanno proposto questo acquisto. Non siamo mossi dall’odio o dal risentimento, ma dall’amore e dall’orgoglio per il nostro club, la sua storia e i suoi tifosi. Crediamo che la semplice proposta di questa acquisto abbia già significato una mancanza di rispetto per i valori che ci hanno reso grandi, per i simboli e le leggende che hanno difeso il nostro stemma e per le migliaia di sivigliani che hanno subito le offese di questo giocatore in passato“.

Pensiamo che questo ritorno faccia gli interessi dei dirigenti che non capiscono, né capiscono ciò che rende grande il Siviglia e che guardano solo ai loro interessi personali e/o economici. Non siamo il loro coro e saremo sempre al fianco del Siviglia, ma non al fianco di coloro che lo macchiano con le loro decisioni”.

“Noi, come gruppo, sappiamo che ogni giorno ci sono meno persone che mettono i nostri valori davanti a quelli economici, ed è qualcosa che per Biris Norte non è concepito. Questa dichiarazione è indirizzata soprattutto al consiglio di amministrazione del Siviglia, perché riteniamo che, con ogni decisione, è quello che più si allontana da un modello che rispetta il nostro modo di sentire i nostri colori. Lo diciamo ancora una volta: dignità, valori e rispetto per lo stemma e per i tifosi sono la base su cui deve essere sostenuta un club con più di cento anni di storia”.

Siamo stanchi di vedere come i manager e i grandi azionisti diano priorità ai loro interessi economici rispetto a ciò che significa veramente essere un sivigliano, anche se in una certa misura possiamo capirlo, dal momento che questo non è altro che il loro business, il loro sostentamento, e non sono cresciuti con un vero amore per questo club, ma la loro connessione è stata ereditata, o acquistata, sotto forma di azioni”.

[twitter url=”https://twitter.com/birisoficial/status/1699002332002841079″]

“Vogliamo mettere in chiaro che, a differenza di quanto molti hanno detto, da Biris Norte non effettueremo atti come scioperi o insulti a qualsiasi giocatore durante le partite. Tuttavia, non possiamo e non dobbiamo mostrare sostegno per qualsiasi atto che viola i principi e la dignità del Siviglia“.