Rodri: “Servono contromisure”. A cosa si riferiva lo spagnolo?

Come è noto, l’Arabia Saudita ha monopolizzato l’ultima sessione di calciomercato. Una tendenza aperta da Cristiano Ronaldo, passato all’Al-Nassr lo scorso gennaio (ingaggio da 200 milioni a stagione), e proseguita nell’estate 2023 all’insegna del trasferimento in terra saudita di campioni, tra gli altri, del calibro di Benzema, Milinkovic-Savic, Kante e Koulibaly. In questo senso si inserisce il punto di vista di Rodri.

Cristiano Ronaldo con la maglia dell’Al-Nassr

Rodri sul fenomeno saudita

“Con questa situazione il calcio europeo perde tanto” ha riferito Rodri dal ritiro della nazionale spagnola (reduce dall’1-7 rifilato alla Georgia e impegnata martedì 12 contro Cipro). È totalmente comprensibile la scelta dei giocatori che vanno in Arabia Saudita. Chiaramente questa decisione dipende dalla quantità di denaro che possono offrire, ma questo è un tema molto pesonale”.

“Servono contromisure”

A noi europei – ha proseguito il centrocampista del Manchester City – questa cosa non piace così tanto. Immagino che ci possa essere un controllo, in qualche modo, per questa fuga di talenti. All’inizio si poteva pensare che andassero in Arabia solo giocatori a fine carriera, ma stiamo vedendo che non è così. Tanti calciatori giovani scelgono di andare lì e tutte le opinioni sono rispettabili, ma bisogna prendere delle contromisure per controllare la situazione”.