Italia, qualcosa non va nello spogliatoio? Sacchi lascia un messaggio criptico a Spalletti

Il pareggio contro la Macedonia del Nord è risultato indigesto a tutti gli italiani che speravano di vedere una nuova Italia. Invece, nuovo ct vecchi problemi: l’Italia segna poco e prende gol alla prima occasione, esattamente come un anno e mezzo fa quando i macedoni ci eliminarono dal Mondiale in Qatar. Arrigo Sacchi, ha dato un consiglio a Luciano Spalletti, lasciando intendere che alla base c’è un problema nello spogliatoio degli Azzurri.

Macedonia del Nord-Italia tanti bocciati!

Il gol di Bardhi ha frenato gli entusiasmi dei tifosi azzurri che speravano di vedere un’Italia nuova con Spalletti. È bene precisare che il tecnico di Certaldo si è insediato da meno di un mese e dargli la colpa dei limiti azzurri sarebbe ingiusto. Difatti, la stampa se l’è presa principalmente coi calciatori: sul banco degli imputati sono finiti Donnarumma, responsabile in occasione del gol macedone, Zaniolo subentrato al 46′ e capace di sbagliare tutto e Politano che è sembrano la brutta copia di quello ammirato a Napoli. Sui social i tifosi promuovono Vicario titolare e prendono di mira Zaniolo postando un video dei suoi errori. Parliamo di tre giocatori con grandi qualità ma che in Nazionale si spengono. Qual è il motivo?

Sacchi consiglia Spalletti

Sulle colonne della Gazzetta dello Sport, l’ex ct Arrigo Sacchi ha consigliato il collega alludendo che c’è un porblema all’interno dello spoglaitoio azzurro: Luciano è un ottimo allenatore, ma non è un mago. Non gli si possono chiedere i miracoli. Un consiglio, però, mi sento di darglielo: lui ha preso una squadra che evidentemente non era all’altezza del compito. Probabilmente non conosceva tutti i giocatori dal punto di vista caratteriale. È necessario scegliere elementi affidabili per creare un collettivo come ha fatto a Napoli. Un c.t. non ha tempo per cambiare la mentalità dei giocatori, deve puntare su uomini che siano disponibili e che interpretino al meglio le sue idee”.

Di chi parla Sacchi?

Il tecnico emiliano resta vago: “Preferisco non fare nomi. Dico soltanto che Spalletti non ha il tempo né la possibilità di modificare la testa di un giocatore che non è abituato a fare certe cose. Quindi è necessario che abbia ragazzi affidabili, intelligenti, disponibili, con elevate motivazioni e un forte spirito di squadra. Altrimenti, per un allenatore di nazionale, è come andare al suicidio e non credo che Spalletti abbia quest’intenzione”.