Caso doping Pogba: il durissimo attacco di Nasri

C’è ancora incredulità in tutto l’ambiente calcistico per la notizia della positività di Paul Pogba al testosterone. In attesa delle controanalisi richieste dal centrocampista della Juventus che arriveranno nei prossimi giorni, il dibattito sulla questione è aperto. E l’ex Manchester City Samir Nasri a tal proposito ha voluto raccontare l’aesperienza che lo ha visto personalmente coinvolto nel 2018, quando si beccò una squalifica di sei mesi per doping. 

Caso Pogba, le parole di Nasri

Su cosa possa succedere al connazionale in caso di squalifica Nasri ha pochi dubbi: “Se Pogba prende un anno di squalifica, credo che non lo vedremo più a grande livello, perché per dieci mesi non potrà allenarsi in un centro di allenamento. Quando successe a me, decisi di non fare nulla. Anzi, di festeggiare. Successivamente mi sono allenato col West Ham. Ci vuole tanta forza mentale, perché per dieci mesi devi allenarti a casa, in palestra, o anche fuori“.

L’ex City ha poi parlato della sua personale esperienza per lanciare un duro attacco al medico del centrocampista bianconero: Io avevo un certificato del medico che mi ha prescritto un’iniezione di vitamine, non c’era nessun prodotto dopante, era semplicemente il dosaggio che era superiore al limite. Capisco i calciatori che non possono essere consapevoli di assumere prodotto dopanti, ma i medici sportivi lo sanno. Chi gliel’ha consigliato non è proprio un amico o è completamente fuori strada“, ha concluso.