Cristiano Ronaldo è stato il primo e poi a ruota tutti gli altri: da Firmino a Neymar, passando per gli “italiani” Milinkovic-Savic e Koulibaly. Il grande esodo estivo che ha coinvolto i top players europei verso la Saudi League potrebbe presto rivelarsi un grande bluff. Secondo l’autorevole The Athletic, diversi club arabi sarebbero stati denunciati per non aver pagato gli stipendi a calciatori e allenatori.
La Saudi League non paga?
Il caso più eclatante è quello di Lisandro Alzugaray che all’Al-Ahli ha avuto il benservito dopo 38 giorni soltanto perché si è infortunato. Il club gli ha rescisso il contratto con la motivazione di “assente ingiustificato” agli allenamenti. Alzugaray si è rivolto alla FIfa che gli ha dato ragione commissionando all’Al Ahli un indennizzo complessivo di 750mila dollari.
Questa è solo l’ultima di una serie di cause intentate dai calciatori verso le squadre della Saudi League: in totale sarebbero 21, tutte vinte dagli atleti, per un totale complessivo di 16 mln di dollari in risarcimenti. Non solo i calciatori, anche alcuni allenatori (con staff annesso) hanno fatto causa principalmente contro tre club: l’Al-Ahli, l’Al Raed e l’Al-Ittihad per recuperare 12 mesi di stipendi non pagati.
L’Al-Ahli la squadra con più cause ricevute
Da questo punto di vista la peggiore è l’Al-Ahli, la squadra di Mahrez, Firmino, Kessie, Demiral e Gabri Veiga. Tanto che la Fifa ha punito il club vietandogli di “tesserare nuovi calciatori, sia a livello nazionale che internazionale, per due intere finestre di mercato consecutivi”. In realtà appellandosi alla Corte Arbitrale dello Sport, il club è riuscito comunque a spendere miliardi nell’ultimo faraonico calciomercato. Anche l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo ha avuto problemi di questo tipo con la Fifa che questa estate gli ha impedito temporaneamente di tesserare nuovi giocatori finché non avrà estinto i debiti in sospeso. Secondo The Atheltic presto crollerà il castello di sabbia realizzato dalla Saudi League.
