Paul Pogba è stato trovato positivo al Dhea, e non al testosterone, dopo le controanalisi. Questo mette il francese a rischio per quanto potrebbe aver violato il codice penale italiano.
Pogba positivo al Dhea
Le contronalisi hanno confermato la positività al doping di Paul Pogba e dunque anche la sospensione del francese.
Il giocatore percepirà così il minimo sindacale (circa 2000€ al mese) finché l’iter giudiziario non sarà terminato; a quel punto la Juventus deciderà cosa fare con il contratto del francese.
Intanto c’è da sottolineare che Pogba non è risultato al testosterone ma al Dhea, un’altra sostanza dopante ma meno grave del testosterone. Questo fatto però potrebbe ritorcersi contro il francese.
[twitter url=”https://twitter.com/NicoSchira/status/1710903781481676839″]Rischio penale per Pogba
Il Dhea è detto l’ormone della giovinezza ed è un androgeno più potente del testosterone. È considerata sostanza dopante da una decina d’anni ma soprattutto ne è vietata la vendita in Italia dal 2021.
Ma i metaboliti del Dhea sono estremamente volatili, dunque rimangono in circolo solo qualche giorno.
Il fatto che Pogba sia stato trovato positivo a questa sostanza il 20 agosto dunque fa pensare che il francese l’abbia assunta pochi giorni prima, e dunque in Italia.
Se così fosse, il calciatore della Juventus finirebbe nel penale poiché avrebbe portato in Italia una sostanza proibita, usandola probabilmente in dosi considerevoli.








