Frattesi si racconta: “Da piccolo giocavo in porta”. Poi svela pregi e difetti

Undici presenze e un gol: questo il bilancio dell’avvio di stagione di Davide Frattesi, approdato all’Inter nell’ultima sessione di mercato. Il classe ’99, protagonista del terzo episodio di New  Brothers (format di Inter Tv in onda su Dazn) insieme a Davy Klaassen, ha ripercorso parte della sua carriera svelando, inoltre, i propri pregi e i propri difetti. 

Frattesi: “Da piccolo facevo il portiere”

Da piccolo giocavo in porta ha riferito Frattesi – poi ho fatto anche l’attaccante. Quindi, Franceschini mi cambiò ruolo e mi mise mezz’ala, inizialmente non ero d’accordo e mi lamentavo sempre. Ho iniziato a quattro anni, mia mamma mi ha portato a giocare a calcio perché ero troppo scalmanato. Aveva chiesto alla pediatra se ci fosse uno sport che potesse tranquillizzarmi. Nei primi tempi mi stancavo e piangevo, ma secondo lei funzionava. Alla fine il calcio è diventato la mia passione.

Pregi e difetti di Frattesi

“Cosa avrei fatto se non fossi diventato un calciatore? Probabilmente il tennista, ma mi sarebbe piaciuto fare l’avvocatoha proseguito il centrocampista dell’Inter, che ha poi svelato i propri pregi e difetti: “Quando voglio una cosa provo a prenderla in tutti i modi, e questo è un pregio, ma ogni tanto sono permaloso”. 

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