La tradizione prima di tutto. I tifosi del Bayern Monaco non ci stanno e protestano contro la UEFA. L’episodio è avvenuto, mercoledì scorso, nel match di Champions League all’Allianz Arena contro il Galatasaray: gli ultras bavaresi non hanno digerito la scelta di far giocare in casa la squadra di Tuchel con la seconda divisa (nera) al posto di quella principale (biancorossa). E allora, come gesto di ribellione, hanno prima esposto una gigantografia della propria maglietta classica – con la scritta “i colori del club sono sacri” – poi degli striscioni contro il massimo organo europeo.

Il Bayern gioca in casa con la divisa da trasferta: i tifosi protestano
Ormai è diventata quasi una consuetudine: accade sempre più spesso che la squadra di casa scenda in campo con la divisa da trasferta, fa parte delle strategie di marketing. Un episodio avvenuto anche in Bayern Monaco-Galatasaray: tedeschi con la seconda divisa (nera), turchi con quella principale (aranciorossa). Ma i tifosi tradizionalisti del Bayern non hanno per nulla accettato questa decisione, anzi: sono passati al contrattacco.

Gigantografia della divisa classica e striscioni contro la UEFA
Come riporta TuttoSport, la protesta è cominciata nei minuti iniziali. Dalla propria curva, gli ultras bavaresi hanno prima esposto una gigantografia della classica divisa del Bayern (quella rossa), con la scritta “i colori del club sono sacri”, e poi una serie di striscioni contro la UEFA: “Il 95% dei tifosi ama il calcio, il 5% sono idioti che sfruttano il calcio. Fermate le riforme della UEFA Champions League e la plutocrazia dell’Associazione dei Club Europei (ECA). Va*******o UEFA“. Insomma, il messaggio e la volontà dei tifosi biancorossi sono piuttosto chiari.








