L’impatto di Leo Messi sul calcio stelle e strisce è stato devastante, portando in pochi mesi ad un aumento degli spettatori allo stadio e degli abbonati alle piattaforme streaming. La federcalcio USA ha capito che i top players stranieri aumentano l’appeal sulla MLS (e quindi i ricavi) e ha deciso di cambiare la regola sui “Designated Players”.
Gli effetti di Messi sulla MLS
Quando l’Inter Miami di David Beckham ha ingaggiato Messi rimasto svincolato dal Psg per una cifra che si aggira tra i 50 e i 60 mln di dollari a stagione (in cui in parte pagati dagli sponsor tra cui Apple e adidas), in molti hanno pensato fosse una follia spendere tutti quei soldi per un calciatore sul viale del tramonto.
In realtà il fresco vincitore dell’ultimo pallone d’oro ha portato un boost importante in termini economici sia all’Inter Miami sia alla MLS. Basti pensare che gli abbonamenti al portale di streaming MLS Season Pass di Apple (il nostro corrispettivo di Dazn) ha visto un incremento di abbonati di +300mila ogni mese. Per non parlare del fatto che nei primi due mesi di Messi a Miami il botteghino dello stadio ha fruttato circa 256 mln di dollari di ricavi, con un implemento del costo dei biglietti del 1.700%. Difatti in alcune partite il singolo biglietto è costato più di 1.000 dollari. In tutto questo bisogna aggiungere che l’Inter Miami fa sold out in quasi tutte le partite. Insomma, come si suol dire, l’ingaggio di Messi si è abbondamente ripagato da solo attraverso anche il merchanding e gli sponsor.
Cos’è il Designated Players in MLS?
La MLS ha fiutato l’affare e ha aumentato il numero dei Designated Players dai 3 attuali ai 4 nella prossima stagione. I Designated Player sono i calciatori stranieri, cioè che provengono dal di fuori degli Stati Uniti, che ogni club di MLS può tesserare. Dopo Jordi Alba e Sergio Busquets, quale altro top players si trasferirà all’Inter Miami?








