Le controanalisi dello scorso 6 ottobre hanno confermato la positività di Paul Pogba, e per il francese adesso si profila una lunga squalifica. Positività non al testosterone, come rilevato dalle prime analisi, bensì al Dhea, il cosiddetto ormone della giovinezza.
Secondo quanto riportato da Tuttosport il centrocampista ed il suo entourage sarebbero ormai decisi a chiedere il patteggiamento alla Procura antidoping, ottenendo così uno sconto su una squalifica che altrimenti sarebbe molto lunga.
Pogba verso il patteggiamento
Scrive il quotidiano sportivo torinese: “Sarebbe dunque quella del patteggiamento la via del francese per limitare rischi e danni: la violazione per doping prevede infatti una squalifica di 4 anni, che può essere dimezzata se si riesce a dimostrare la non intenzionalità dell’assunzione, nella fattispecie un integratore preso a Miami su consiglio di un dottore statunitense di fiducia senza informare lo staff medico della Juventus“.
In caso di accordo con la procura la squalifica quindi subirebbe una forte riduzione: “Con il patteggiamento Pogba avrebbe uno sconto che non può essere superiore al 50% della proposta di squalifica formulata dalla procura antidoping, ma il campione francese deve trovare un accordo con il procuratore antidoping Pierfilippo Laviani e dimostrare la non intenzionalità“. Per il centrocampista della Juventus si potrebbere dunque a scendere fino a 18-24 mesi di stop.












