La trasformazione di Rodri: “In Inghilterra ho preso 10 kg”

È stato un anno letteralmente indimenticabile per Rodrigo Hernández Cascante, da tutti conosciuto semplicemente come Rodri. Il centrocampista spagnolo del Manchester City ha chiuso il 2023 con 5 titoli in bacheca tra cui la Champions League di cui lui stesso ha deciso la finale contro l’Inter, e la Nations League conquistata invece con la maglia della nazionale spagnola. 

Chiuso l’anno è il momento dei bilanci e dei buoni propositi per il 2024 che incombe. Così in una lunga intervista rilasciata ad As, il leader della mediana di Pep Guardiola ha ripercorso gli ultimi 12 mesi svelando anche aneddoti e retroscena piuttosto particolari.

Un 2023 da incorniciare per Rodri

Difficile per lo spagnolo classe ’96 dimenticare un anno come questo: “Come definirei il mio anno? Insuperabile. Non solo a livello collettivo, ma anche individuale. Sono riuscito a vincere tutto quello che potevo sognare a livello di club e di nazionale“. Quel gol in finale di Champions la ciliegina sulla torta: “Segnare in finale di Champions e deciderla è un sogno, qualcosa che ti catapulta all’improvviso nella storia. So che il mio ruolo è essere determinante a centrocampo, non segnare, ma è toccato a me e mi sento un privilegiato”.

“La finale contro l’Inter era molto equilibrata, quando ho visto arrivare il pallone ho pensato di colpire forte ‘Guarda, attacca la palla e basta’. Alla fine però è andata diversamente, avevo qualche secondo e ho cambiato idea all’ultimo, pensando di piazzarla. Quella notte abbiamo coronato il nostro sogno”.

Obiettivo Euro 2024

Nel mirino di Rodri, oltre alla stagione con il City, anche la rassegna continentale in programma in Germania la prossima estate: “E poi ci sarà l’Europeo. C’arrivo nel mio miglior momento. Siamo consapevoli di non essere favoriti e di aver fallito negli ultimi grandi tornei, ma anche che possiamo fare cose importanti. Se saremo umili potremo andare lontano“.

Haaland

Il centrocampista ha poi speso due parole per il compagno di club Erling Haaland: “L’istinto del gol non è cambiato, ma chi lo conosce da prima e lo vede adesso vede che è cambiato nel modo di occupare gli spazi e nel sapere cosa fare. All’inizio Erling era molto ansioso, sapeva che siamo una squadra che controlla il gioco e che non avrebbe partecipato tanto alla manovra. Oggi è maturato, è molto più positivo ed è cresciuto anche tatticamente”.

La sua trasformazione fisica

Infine Rodri ha rivelato di come sia cambiato a livello fisico dal momento del suo sbarco Oltremanica: “Da quando sono in Inghilterra ho preso 10 chili, ma è stato inevitabile perché la Premier è un campionato più fisico. Si gioca di più e le tante partite sviluppano la muscolatura. È successo anche a Pau Torres. Nel Villarreal era magro come me, ora che è all’Aston Villa sta guadagnando volume“.