Era il 2020 quando il Napoli acquisto dal Lille Victor Osimhen per una somma totale di 71,2 milioni di euro. Nell’affare però rientrarono 4 giocatori, il portiere Karnezis e 3 ragazzi delle giovanili partenopee, che furono valutati la bellezza di 21 milioni.
In conseguenza di questo la Procura di Roma ha voluto vederci chiaro, e oggi ha concluso le indagini a riguardo che vedono indagato il patron De Laurentiis con l’accusa di falso in bilancio.
Acquisto Osimhen, De Laurentiis a rischio processo
La Procura di Roma ha quindi chiuso l’indagine che vede indagato il presidente del Napol, nel procedimento legato a presunte plusvalenze fittizie intorno all’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen. Un acquisto da 71,2 milioni di euro complessivi dei quali però vennero sborsati “solo” 50, valutando per circa 21 il portiere greco Karnezis e tre giovani calciatori poi spariti dai radar ovvero Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri. L’atto di chiusura delle indagini è stato notificato anche agli altri indagati: si tratta dei membri del Consiglio di amministrazione che era in carica all’epoca dei fatti.
Spiega all’ANSA Fabio Fulgeri, l’avvocato che si occupa della difesa di Aurelio De Laurentiis: “Si è chiusa l’inchiesta che era stata archiviata con il riferimento a ipotesi di reati tributari. Ora leggeremo le carte dell’inchiesta, ricordo che questo di oggi non è un rinvio a giudizio ma una chiusura di indagini. Tendenzialmente – continua il legale – il falso in bilancio nella propria ipotesi originaria di reato nasce per l’idea di frodare il fisco, ma in questo caso ciò non è avvenuto, è un’ipotesi già esclusa dai magistrati a Napoli. Rimane però in piedi l’indagine. Quello di oggi è un avviso che le indagini sono state concluse e ora possiamo prendere visione degli atti per poi cominciare a spiegare la nostra difesa formale davanti al pm“.
Come conferma lo stesso avvocato il presidente del Napoli andrà in procura “a spiegare l’operazione e a difendersi“. Possibile comunque l’apertura di un processo.












