La notizia circola da tempo ma era stata sempre sminuita a “semplice strategia finanziaria e commerciale”. Questa volta, però, gli investitori sauditi sono atterrati a Milano e secondo alcune indiscrezioni raccolte da Repubblica, l’intenzione è quella di acquistare le quote di maggioranza del club.
Arabi a Milano per acquistare il Milan
Gli uomini avvistati a Milano erano rappresentanti di Pif, il fondo governativo saudita, interessati a rilevare a breve termine quote del club dall’azionista di maggioranza, il manager statunitense dell’entertainment Gerry Cardinale, titolare di RedBird Capital, la controllante del Milan. Scrive Repubblica:
Il loro obiettivo non sarebbe solo una quota di minoranza vicina al 50%, pari al debito (550 milioni di euro più interessi) contratto da RedBird nell’estate 2022 col fondo angloamericano Elliott della famiglia Singer, che nel 2018 acquisì il club dall’inadempiente Yonghong Li, a sua volta subentrato nel 2017 alla Fininvest di Silvio Berlusconi. Adesso gli investitori riconducibili a Saudi Aramco (il ramo idrocarburi del governo) starebbero verificando la possibilità di rilevare entro fine stagione le quote di maggioranza del club, che nell’agosto 2022, all’atto del passaggio azionario da Elliott a RedBird (Gordon Singer conserva peraltro un peso decisionale nel Cda del Milan), era stato valutato 1.2 miliardi di euro e che nel frattempo, col bilancio in attivo e col piano nuovo stadio di proprietà all’orizzonte (la giunta di San Donato è al via libera), non varrebbe meno di 1.6 miliardi.
Fonti vicine a Cardinale ribadiscono in via ufficiosa l’intenzione a non vendere specificando che gli incontri erano di carattere puramente commerciale. Tuttavia, Repubblica sottolinea che se i rappresentanti del fondo PIF si sono mossi per venire a MIlano, contrariamente a qaunto avvenuto in passato quando era stato Cardinale e l’Ad Furlani a volare in Arabia, significa che le intenzione sono cambiate e qualcosa si muove.












