Prima l’accusa, poi la difesa. Ieri è toccato Zvonimir Boban, oggi ad Aleksander Čeferin. Continua lo scontro a distanza tra l’ex Head of Football e il presidente della UEFA: dopo le dimissioni (e il forte disaccordo con l’ex collega) nelle scorse ore di Boban, arriva la replica di Čeferin, che ha rilasciato un’intervista a La Repubblica.
Čeferin: “Le parole di Boban? Lui non merita il mio commento”
Boban, che era stato chiamato nel massimo organo calcistico continentale proprio da Čeferin nel 2021, aveva accusato il numero uno della UEFA di voler cambiare le regole sul tetto dei tre mandati per garantirsi un governo illimitato. Ecco la replica dello sloveno a La Repubblica: “Lui non merita il mio commento. Chi conosce lui e me arriverà naturalmente alle proprie conclusioni. Il Congresso, e non un singolo individuo, detiene l’autorità per determinare l’adeguatezza di qualsiasi cambiamento. Confidiamo nel nostro processo decisionale collettivo e democratico, per guidarci efficacemente verso il futuro”.
Čeferin: “L’obiettivo non è estendere il mio mandato”
Čeferin, poi, è entrato nello specifico della sua proposta: “Non si tratta di una questione legale, ma di una questione di fatto, che non influisce sull’eleggibilità di nessun membro del Comitato Esecutivo, me compreso. L’obiettivo non è di estendere il limite di mandato, ma di correggere una disposizione non valida, mai approvata dalle 55 federazioni dell’Uefa durante il congresso di Bratislava del 2018. La modifica proposta vuole semplicemente salvaguardare il principio legale che la retroattività non dovrebbe essere applicata“.








