Galliani, retroscena su Ibra: “Lo avevo tradito, non mi parlò per due anni”

Galliani alla Gazzetta ha parlato del suo rapporto con Ibrahimovic in occasione della sfida tra il suo Monza e il Milan. Il dirigente ha raccontato vari retroscena sul suo rapporto con Zlatan e sui movimenti di mercato che lo hanno coinvolto.

Ibra al Milan già nel 2006

Sulla Gazzetta dello Sport c’è una lunga intervista ad Adriano Galliani, in vista del “derby” tra il Milan e il Monza.

Per l’occasione, il dirigente ha parlato del suo rapporto con Zlatan Ibrahimovic, anche lui ora dirigente rossonero.

Galliani ha svelato vari aneddoti sul suo rapporto con Ibra, come il fatto che potesse arrivare qualche anno prima al Milan, invece che nel 2010: “Poteva succedere anche prima, nel 2006. Braida stava preparando gli ultimi dettagli, poi intervenne Calciopoli: Milan retrocesso e poi riammesso con 30 punti di penalizzazione. Per gli stessi motivi, Ibra stava lasciando la Juve e l’Inter ci sorpassò.”

Il “tradimento” di Galliani

Ibra però arrivò nel 2010 e l’anno successivo vinse lo Scudetto con il Milan. Poi però fu ceduto al PSG e su questo Galliani svela: “Due anni meravigliosi, vincemmo lo scudetto. Nel 2012 Ibra voleva restare e io gli dissi che sarebbe rimasto. Mino aveva capito tutto, come al solito, ma lo vendemmo solo perché le circostanze non consentivano altro. Ibra non mi parlò per due anni: pensava lo avessi tradito.”

Poi il lieto fine lo conosciamo, con il ritorno a Milano, lo Scudetto vinto con Pioli e ora la carriera da dirigente. Anche Galliani è stato perdonato dallo svedese tanto che, come svela il presidente del Monza, stasera ceneranno insieme, loro due e Scaroni.

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