Si sente forte, Hakan Calhanoglu, e non ha certo paura a dichiararlo. Del resto la sua crescita esponenziale da quando all’Inter Simone Inzaghi gli ha cucito addosso il nuovo ruolo da regista è sotto gli occhi di tutti, ed il turco è riuscito veramente a svoltare la propria carriera.
All’Inter sta bene, è diventato una colonna portante della squadra e non manca mai di dirlo. Lo ha ribadito in una lunga intervista rilasciata a Dazn, in cui, tra le altre cose, ha parlato delle sue ambizioni personali e di club.
Calhanoglu senza fronzoli: “Sono io il regista numero 1”
“Anche se tutti ridevano e non ci credevano, io ci ho sempre creduto e mesi fa ho letto che sono fra i migliori registi in circolazione“. Non usa troppi giri di parole Hakan Calhanoglu, mostrando in maniera chiara quanta fiducia abbia nelle proprie capacità. “So quali sono le mie qualità e non ho paura di nessuno. Ora mi metto al primo posto davanti a Rodri, Kroos, Kimmich ed Enzo Fernandez. Perché mi sento il più forte di tutti? Perché i gol che riesco a fare io non sono simili a quelli che fanno loro. Se guardate i miei gol, non li faccio solo da vicino a 5 metri, ma anche da 25-30 metri, o anche su punizione. Sono cose difficili e, se guardo gli altri, non vedo cose simili”.
“Tutti sanno gestire la palla, ma fare passaggi di cinque metri non mi serve, preferisco fare passaggi che aumentino la percentuale di gol. Cosa devo migliorare? Ora gli avversari cercheranno di giocare contro di me uomo contro uomo, dovrò essere più intelligente in queste situazioni cercando spazi. Ma con Barella e Mkhitaryan che mi aiutano è più facile. Sono cresciuto in fase difensiva, ma c’è ancora da fare. Con lo staff guardiamo tanti video”.
Obiettivi
“Voglio vincere tanti titoli, è l’obiettivo di ogni calciatore. La seconda stella prima del Milan? Guardiamo avanti piano piano. Ognuno guarda la sua situazione, noi guardiamo a noi stessi. Ripetere il percorso in Champions League? Noi lottiamo su tutti i fronti, è l’obiettivo di tutti. Noi ci siamo. Al Milan non ero ancora pronto per ricoprire questo ruolo, quando Inzaghi me lo ha chiesto invece ho detto subito sì, perché volevo provare in quel ruolo e mi sentivo pronto. E’ stato importante per il mio percorso”.
Inzaghi e il futuro
“Il mister? Io parlo sempre bene di lui: mi ha portato qui all’Inter. Mi ha chiamato dopo l’Europeo e lo ringrazierò sempre. Poi mi ha messo in questo ruolo di regista. Merita che si parli bene di lui, ha un cuore caldo. Sa come parlare ai giocator. Le offerte dall’Arabia? L’ho già detto, è vero. Ma voglio bene all’Inter, qui è una famiglia enorme. Poi, sono arrivato a parametro zero: alla fine decide sempre la società. Io ho già detto loro: ‘Voi decidete, io voglio rimanere qua. Alla fine è vostra la decisione’. Dico questo perché mi sento rinato all’Inter. I tifosi con i loro cori mi hanno dato ancora più energia. Sono emozioni che non si possono spiegare, all’Inter è sempre stato diverso”.












