Scintille in casa Barcellona: Gundogan accusa Araujo per l’espulsione, il difensore gli risponde

Gündoğan attacca, Araújo si difende. Momento di tensione in casa Barcellona dopo l’eliminazione in Champions League con il Psg: ad accenderlo è stato il botta e risposta a distanza tra il centrocampista e il difensore blaugrana. Nel post-partita, il tedesco aveva criticato il compagno per la giocata che è costata l’espulsione e che ha indirizzato fortemente la gara contro i parigini; oggi invece è toccato all’uruguayano, che ha replicato a sua volta. 

Gundogan: “In qui momenti bisogna essere sicuri di prendere il pallone”

Riavvolgiamo il nastro. Dopo il k.o. con il Psg, Gündoğan si era espresso così: “Sono molto deluso: avevamo la qualificazione in mano e l’abbiamo regalata al Psg. In questi momenti bisogna essere sicuri di prendere il pallone (considerazione riferita all’espulsione di Araújo al 29′ sul risultato di 1-0, ndr). Non so se tocca la palla o no, ma io in questi momenti preferisco concedere un gol o un uno contro uno. Avrei dato al portiere l’opportunità di fermare il tiro o di far segnare l’avversario”.

Araujo replica a Gundogan: “Preferisco tenere per me quello che penso…”

Presente a un evento benefico insieme Cristhian Stuani, attaccante del Girona, Araújo è tornato sulla sconfitta e sulle parole del compagno: “Sono triste per l’eliminazione, come tutti i tifosi del Barcellona. Avevamo la qualificazione nelle nostre mani. La mia giocata è dipesa anche dalla fortuna, era un 50 e 50: se non fischia, non succede nulla; se fischia, mi deve espellere. Sono triste per come è andata a finire. Le dichiarazioni di Gündoğan? Preferisco tenere per me quello che penso… Ho un codice morale e dei valori che credo debbano essere rispettati”.