Inserito nella lista dei 30 preconvocati di Luciano Spalletti, Nicolò Fagioli sta lavorando intensamente, a Coverciano, nella speranza di conquistare un posto per Euro2024. Una convocazione pressoché inaspettata, come riferito dal centrocampista della Juve, in conferenza, alla vigilia dell’amichevole contro la Turchia.
Fagioli: “Sette mesi fa la mia rinascita”
“Per me la rinascita c’è stata sette mesi fa – ha riferito Fagioli – il giorno in cui sono stato squalificato. Lì ho capito l’importanza di quello che mi è successo, e che l’obiettivo primario sarebbe dovuto essere quello di tornare a una vita normale e di fare il lavoro che sto facendo ora. In questi mesi mi sono allenato al meglio per poter arrivare a giocare l’ultima partita di campionato, poi, fortunatamente, sono riuscito a giocarne due”.
“Convocazione? Stavo riposando…”
“La convocazione? Ho conosciuto Spalletti quando è venuto in visita alla Juve – ha proseguito il classe 2001 – a marzo mi ha chiamato chiedendomi come stessi, poi ci siamo rivisti a Roma per la finale di Coppa Italia e la sera prima della partita abbiamo parlato un po’. Sulla convocazione, però, non mi ha anticipato nulla, l’ho saputo soltanto quando è uscita la lista. In quel momento stavo riposando e il mio cellulare è impazzito, ho visto tantissimi messaggi e lì ho capito era successo qualcosa di bello”. Quindi, su Locatelli, escluso dalla lista dei 30: “Ho parlato con Manuel, mi dispiace perché avrebbe meritato di essere qui”.
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