Dopo il cambio di presidenza, l’Inter si sta guardando attorno per rinforzare la rosa in vista della prossima stagione. Marotta sta sondando diversi profili, considerando però che sono già stati bloccati mesi fa sia Zielinski a centrocampo che Taremi in attacco: i due arriveranno entrambi a gratis, rispettivamente da Napoli e Porto.
Due nuovi innesti dal peso specifico così importante però significano solo una cosa in casa nerazzurra: qualcuno dovrà uscire. Nelle ultime ore sono uscite notizie in merito ad un possibile interesse del Bayern Monaco per Hakan Calhanoglu, pupillo di mister Inzaghi. Difficile pensare che il turco possa lasciare la Serie A in questo momento, meno impossibile invece ipotizzare un altro tipo di addio.
Inter, centrocampo sotto attacco: ecco chi potrebbe dire addio
Si è recentemente “lamentato” in Nazionale per lo scarso minutaggio avuto in questa stagione in campionato, e l’arrivo di Zielinski non migliorerà certo le cose la prossima stagione. Si tratta chiaramente di Davide Frattesi, che ha sposato il progetto Inter solo l’estate scorsa dopo l’esperienza al Sassuolo.
Mezzala destra di qualità e quantità, è stato importante quest’anno per Inzaghi; tuttavia, ha fatto il vice di Barella e di Mkhitaryan. In questo momento Frattesi sta giocando gli Europei da protagonista con l’Italia e non starà pensando ad altro, ma al termine del torneo potrebbe anche valutare destinazioni alternative a Milano.
Dove potrebbe andare Frattesi?
Lo vuole concretamente la Roma. In realtà è il sogno nascosto di mister De Rossi, che vorrebbe riportare il centrocampista proprio a Trigoria (dove ha già giocato le giovanili dal 2014 al 2017).
Il problema principale è chiaramente è il volere dell’Inter, che al momento non starebbe pensando alla sua cessione, e il contratto del ragazzo: Frattesi ha firmato fino al giugno del 2028 ed al momento avrebbe un valore di mercato di circa 35 milioni di euro. Sarebbe quindi fattibile solo in prestito. E’ chiaro però, soprattutto in questo caso, come il volere del centrocampista di tornare a “casa” possa esser decisivo.
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