L’autorevole Telegraph ha raccontato l’annosa controversia legale tra Stefan de Vrij e la SEG, l’agenzia che ne curava gli interessi. Il quotidiano inglese l’ha definito “uno dei casi legali più notevoli della storia del calcio“, e in effetti stando alle parole dell’olandese nei suoi confronti è stata perpetrata una vera e propria truffa. Una truffa poi scoperta grazie al prezioso aiuto di Romelu Lukaku.
L’incredibile storia di de Vrij
Commissioni tenute nascoste, pressioni per firmare per un nuovo club, tasse pagate a sua insaputa. In poche parole una truffa studiata nei minimi termini, finita con una sentenza della corte di Amsterdam che ha condannato la SEG a risarcire Stefan de Vrij con un assegno da oltre 5 milioni. E il difensore olandese non si era accorto di nulla, e probabilmente non lo avrebbe fatto se non fosse inaspettatamente intervenuto l’allora compagno di squadra Romelu Lukaku.
Racconta il centrale nerazzurro al Telegraph: “Chiacchieravano dopo un allenamento, Lukaku mi ha domandato ‘Hai un contratto firmato?’. Ho detto di no. e allora mi ha detto ‘Ti hanno rappresentato?’, e io ho risposto ‘Certo! Sono i miei agenti’. Ma lui mia ha spiegato che questo non significava che mi rappresentassero. E mi ha suggerito di controllare il mio contratto”.
La SEG aveva “spinto” de Vrij a firmare per l’Inter a parametro zero lasciando la Lazio, guadagnando dal trasferimento una provvigione di ben 9,5 milioni di euro. L’agenzia si era inoltre assicurata il diritto ad ottenere un ulteriore 7,5% sull’eventuale compenso pagato per l’olandese. Seguendo il consiglio di Lukaku il difensore ha iniziato a studiare la vicenda: “Ho preso il contratto e vedo ‘Inter’ e nel box dopo ‘rappresentata dalla SEG’. Poi il giocatore: ‘Stefan De Vrij non usa la rappresentanza’. Ero scioccato”. Torna da Lukaku e glielo dice. “E lui dice: ‘Non sai cosa hanno fatto? Rischi di pagare le tasse sulle loro commissioni”. Ho pensato: com’è possibile?”.
Continua il difensore: “Lukaku diceva: ‘Ok, è vero non c’è un contratto firmato ma in termini di comportamento tuo e di SEG loro ti rappresentano e lavorano per te. Quindi il fisco potrebbe dire che non ti sei avvalso di un agente ma possiamo vedere su Instagram o sul sito web dell’azienda che stanno lavorando per te. Quindi avresti dovuto dichiarare le tasse e avresti dovuto pagare. Dopo aver firmato il contratto con l’Inter, loro, la SEG, erano così felici. Avrebbero guadagnato forse un decimo della commissione con la Lazio, quindi per loro è stato davvero importante che io firmassi con l’Inter“.
De Vrij sapeva di essere nel giusto: “Sapevo di avere delle ragioni forti e di non avere nulla da nascondere. Avevo la verità dalla mia parte. Loro hanno dovuto spiegare che non mi rappresentavano. Tutto quello che hanno potuto dire è che non li ho pagati direttamente, non ero un cliente e non avevo un contratto firmato. Ma nel diritto olandese è vincolante un accordo verbale. Si trattava di giustizia, quindi non avevo paura”.
Un’intervista, quella al Telegraph, chiusa con un sorriso amaro: “Loro erano quelli che mi dicevano sempre: ‘Sei troppo gentile. Dovresti essere più una merda a volte in questo duro mondo del calcio’…“.
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