Sabatini esalta Calafiori: “Con quella percussione mi ha ricordato Baresi”

Cercato, seguito, apprezzato, esaltato. Un giocatore ormai sulla bocca tutti. Stiamo parlando di Riccardo Calafiori, il difensore classe 2002 che durante l’anno ha impressionato con le sue prestazioni al Bologna e che ora si sta ripetendo anche con la maglia della Nazionale. Tra i suoi estimatori c’è anche Walter Sabatini, direttore sportivo attualmente senza squadra, che in un’intervista a La Gazzetta dello Sport ha spiegato perché in Italia ormai i talenti scarseggiano.

Sabatini: “In Italia le scuole calcio hanno cancellato il calcio di strada, il posto in cui imparavi a giocare”

Queste le parole di Sabatini: “Ci siamo qualificati grazie a un bellissimo ‘strappo’ di Calafiori, che in quella percussione a testa alta mi ha ricordato Franco Baresi. I talenti scarseggiano perché in Italia le scuole calcio hanno cancellato il calcio di strada, il posto in cui imparavi a stoppare la palla, a dribblare e a giocare di sponda. Gli istruttori fanno gli allenatori e impongono la tattica a bambini di 9 anni. Assurdo, dovrebbero incoraggiarli a saltare l’avversario, dovrebbero lasciarli liberi di sbagliare, ma li sgridano se perdono una palla. Il calcio lo decidono i giocatori”. 

“Le grandi nazionali non sono avvicinabili dai nostri club”

Il direttore sportivo, poi, ha parlato anche dei possibili colpi da piazzare per le squadre italiane dopo questo Europeo: Le occasioni non esistono più, tutti si fanno pagare bene chiunque. Le grandi nazionali non sono avvicinabili dai nostri club. Quale squadra di Serie A può permettersi oggi di acquistare uno dei giocatori più forti della Francia, a meno che già non siano da noi come Maignan, Hernandez e Thuram? Possiamo permetterci giocatori buoni per squadre di media e bassa classifica della Serie A”. 

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