Weah perde la testa in Copa America: tira una manata all’avversario e viene espulso (VIDEO)

Espulsione, sconfitta e qualificazione a rischio. Per colpa (anche) di una reazione che potrebbe costare carissima. Timothy Weah ha perso il controllo nella sfida di Copa América tra Stati Uniti e Panama: in seguito a un battibecco, l’esterno della Juventus ha colpito un avversario con una manata ed è stato espulso. Dopo appena 18 minuti di gioco. Un cartellino rosso pesante, che ha costretto la nazionale di Berhalter a giocare per oltre 70′ in inferiorità numerica e che ha contribuito alla sconfitta finale (2-1). L’americano, al termine della partita, ha chiesto scusa ai compagni e ai tifosi con un post pubblicato sui social. Ma ora, con una sola gara rimasta da giocare contro l’Uruguay (primo nel girone a punteggio pieno), la qualificazione degli Usa è seriamente in bilico. 

Weah tira una manata a Miller: espulso dopo soli 18 minuti!

L’episodio è avvenuto al Mercedes-Benz Stadium di Atlanta. Come riporta La Gazzetta dello Sport, intorno al 18′, dopo essersi stuzzicati a vicenda, Weah ha colpito Roderick Miller con una manata a palla lontana. L’arbitro inizialmente ha sanzionato il giocatore bianconero con un’ammonizione, ma il Var lo ha richiamato al monitor e, dopo aver rivisto le immagini, ha cambiato la propria decisione: cartellino rosso! Nonostante l’inferiorità numerica, gli Stati Uniti sono comunque riusciti a passare in vantaggio con un gol di Balogun, ma poi hanno subito la rimonta del Panama firmata da Blackman e Fajardo. Un k.o. molto pesante: la qualificazione degli Usa passa dall’ultima delicata sfida contro l’Uruguay (a 6 punti; Panama e Stati Uniti seguono a 3 punti; chiude la Bolivia a 0).

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Il messaggio di Weah sui social: “Mi scuso con tutti”

Quella di Weah è stata una vera e propria follia. A rendersene conto è stato lo stesso giocatore juventino, che al termine della gara ha chiesto scusa sui social: “Oggi ho messo in difficoltà la mia squadra e il mio Paese: un momento di frustrazione ha portato a una conseguenza irreversibile e, per questo, sono profondamente dispiaciuto per i miei compagni di squadra, per gli allenatori, per la mia famiglia e per i nostri tifosi. […]. Mi scuso sinceramente con tutti. Il mio amore per questa squadra va oltre il calcio e sono così triste e arrabbiato con me stesso per aver messo in difficoltà miei fratelli“. 

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