Il retroscena de Il Messaggero: “Spalletti infastidito dal via vai degli ospiti in ritiro”

La campagna europea dell’Italia si è rivelata un vero e proprio fallimento, con gli Azzurri eliminati malamente agli ottavi di finale dalla Svizzera in una gara praticamente a senso unico. Sul banco degli imputati sono finiti proprio tutti, dai giocatori al commissario tecnico e ai dirigenti, fino al presidente federale Gravina. 

A pochi giorni dalla disfatta, con Euro 2024 ancora in piena fase di svolgimento, cominciano ad emergere alcuni retroscena riguardanti la trasferta azzurra. In particolare Il Messaggero ha rivelato che qualcosa che, all’interno del ritiro, ha infastidito e non poco il ct Spalletti.

Troppi ospiti in ritiro, Spalletti infastidito

L’Italia ha vissuto i suoi giorni in Germania presso una struttura di Iserlohn, cittadina della Renania Settentrionale. L’atmosfera è sembrata da subito serena, anche se un po’ caotica. Forse a causa del troppo “affollamento” nel ritiro azzurro. E stando a quanto riportato da Il Messaggero, quella miriade di ospiti ha provocato non poco fastidio al ct Spalletti.

Scrive il quotidiano romano:

Spalletti ha vissuto con un certo fastidio questo ritiro tedesco, tra il via vai degli “ospiti” e i troppi impegni extra dei calciatori. Oltre al gruppo squadra, nell’hotel di Iserlohn erano presenti 110 persone tra staff media e, appunto, ospiti. Troppi per i gusti di Lucio, che con sé aveva il figlio. Alcuni sponsor avevano acquistato il diritto di poter stare nel quartier generale degli azzurri, che sì vivevano in area separata, ma i punti di contatto erano comunque inevitabili, specie in zona ristorante. Spalletti spesso si chiedeva chi fosse tutta quella gente, fonte di distrazione.

Gli sponsor portano soldi, sono la vita per una federazione (e non solo) e la Figc ha incassato la cifra più alta della sua storia, quindi complimenti al suo direttore commerciale. Il problema è che tutto questo ha delle controindicazioni: se alcuni giocatori, dopo l’allenamento dovevano presenziare a cene, pranzi o girare spot, prestarsi a selfie etc, diventa un problema per chi deve mantenere alta l’attenzione del gruppo verso l’obiettivo, principalmente – visto il contesto – sportivo. 

E a proposito di sportivo: la struttura di Iserlohn è stata migliorata in corso d’opera, ma non era l’ideale per un gruppo abituato all’eccellenza di Coverciano. Un complesso, per la prima volta, scelto su un catalogo Uefa, che ha voluto e spinto per un Europeo a basso consumo, anche economico (Gravina è vicepresidente e non poteva certo tradire la linea di Ceferin). Inghilterra e Portogallo, ad esempio, hanno scelto autonomamente le loro strutture, decidendo di spendere molto di più per ritiri e luoghi più comodi”.

Dopo le rivelazioni di Repubblica riguardo una spaccatura nello spogliatoio, un altro retroscena di una spedizione decisamente da dimenticare. E in fretta.

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