Kamada si sfoga sull’anno alla Lazio: “Mi hanno massacrato”

Daichi Kamada, passato da svincolato dalla Lazio al Crystal Palace, si è sfogato a un podcast su quanto sofferto nell’unica stagione in Italia.

Kamada si sfoga sull’ambiente Lazio

Daichi Kamada ha finalmente parlato della sua rottura con la Lazio, arrivata piuttosto all’improvviso, con il giapponese che sembrava prima dovesse rimanere, poi non esercitò l’opzione di rinnovo e alla fine ha firmato con il Crystal Palace. Il giapponese è ora tornato sui motivi che lo hanno fatto correre via da Roma: “Il club non ha iniziato bene. Non giocavo nella posizione giusta, abbiamo perso le prime due partite. Ho segnato a Napoli, ma non è bastato. Le aspettative erano altissime. Le cose non andavano bene e la gente rumoreggiava a ogni errore. Se le cose non andavano bene era per colpa mia. Anche se giocavo al di sotto della media, ed è vero, ma venivo etichettato come mediocre.”

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Il rapporto con i tifosi

Continua a dire Kamada: “Le aspettative erano alte, la stagione non andava bene e i media ci massacravano. Appena ho ricominciato a giocare e ho fatto vedere cosa sapevo fare, la gente diceva che ero fantastico, ma se sbagliavo venivo massacrato. Credo di essermi abituato all’Italia: i tifosi della Lazio quando perdono una partita è come se volessero morire. In Premier questo non accade. Quando la Lazio vinceva era impressionante sentire il pubblico incitarci. Forse per questo avrei dovuto giocare più avanzato


Kamada e le tasse italiane

Tra i motivi per cui se ne era andato è stato ipotizzato che c’entrasse quanto percepiva alla Lazio e quanto invece guadagna ora in Premier, ma Kamada è stato chiaro anche in questo: “Al Crystal Palace prendo la stessa somma che prendevo alla Lazio. In Italia c’è un problema importante di tasse, bisogna fare bene i calcoli. La Lazio paga bene i suoi calciatori che infatti rimangono a Roma per tanti anni. Non è tra le prime sei del campionato per caso.”