Calciomercato, accordo Juve-Atalanta! In ballo Koopmeiners e Nico Gonzalez

Continuano le trattative e le schermaglie in fase di calciomercato tra Juventus e Atalanta. Ormai noto a tutti da mesi è il fatto che la Vecchia Signora stia cercando di arrivare a Teun Koopmeiners della Dea, centrocampista olandese che accrescerebbe ulteriormente il valore della rosa bianconera. D’altra parte però i bergamaschi non hanno mai aperto le porte alla cessione, consapevoli della forza del loro numero 7.

Nel frattempo però, si è messo in mezzo Nico Gonzalez. O meglio, l’Atalanta ha cominciato a puntare l’attaccante argentino della Fiorentina per tutelarsi; e la Juventus ha fatto lo stesso, un po’ per l’imminente partenza di Chiesa e un po’ probabilmente anche per disturbare proprio i nerazzurri. Se c’è una cosa che è riconosciuta al ds Giuntoli infatti è proprio questa, la sua abilità nelle strategie di mercato con l’obiettivo di disturbare gli avversari e creare scompiglio. Esattamente come ha fatto qualche settimana fa con O’Riley del Celtic, sempre per infastidire l’Atalanta.

Notizia delle ultime ore però, sembra che le due squadre abbiano trovato un principio d’accordo. Un fronte comunque dunque in questa sessione estiva di calciomercato.

Koopmeiners per la Juve, Nico per l’Atalanta

Secondo quanto riporta il “Corriere dello Sport”, Juventus e Atalanta avrebbero intavolato un principio d’accordo: la Dea permette alla Vecchia Signora di trattare il centrocampista olandese e di arrivare ad una cifra definitiva, mentre invece i bianconeri lasciano definitivamente la pista che porta all’argentino della Viola. In questo modo la Juventus potrebbe arrivare a Koop, che da mesi ha già accettato il trasferimento a Torino, mentre i nerazzurri avrebbero strada libera per il 10 toscano. 

A proposito di Koopmeiners, il tempo sta scadendo: il 14 agosto l’Atalanta giocherà la Supercoppa Europea contro il Real Madrid e non venderà l’olandese oltre quella data. Pertanto, se i bianconeri non riusciranno ad avvicinarsi ulteriormente ai 55-60 milioni di euro richiesti, tutto rischia di sfumare.

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