Rocchi ammette: “Arbitri troppo morbidi coi cartellini, ora si cambia”. E poi svela le nuove regole sui calci di rigore e sui capitani

È tempo di ritiro non solo per i club ma anche per gli arbitri. Gli ufficiali di gara italiani si sono riuniti questa settimana a Cascia, in Umbria, per prepararsi alla nuova stagione che inizierà il prossimo weekend. All’evento hanno partecipato 46 arbitri, 85 assistenti e 21 tra Arbitri-Var e assistenti-Var, tutti sotto la guida di Gianluca Rocchi, designatore confermato per altri due anni.

Tolleranza zero per razzismo e falli violenti

Tra allenamenti, riunioni e analisi delle prestazioni della stagione passata, come riporta la Gazzetta dello Sport, Rocchi ha stabilito le linee guida della prossima stagione, con particolare attenzione sulla lotta al razzismo: “Batteremo ancora sul tasto del razzismo e non faremo passi indietro. C’è stato un caso soltanto l’anno scorso, ben gestito da Maresca. Interruzione al primo cenno. Voglio arbitri coraggiosi che fermino la gara al primo insulto”. 

Pugno duro anche contro il gioco antisportivo e con chi cerca di fare male all’avversario: L’anno scorso non lo siamo stati ma da quest’anno saremo durissimi per i falli violenti: non voglio dubbi su chi picchia. Va tutelato chi gioca a calcio. Sarà rosso senza esitazioni e l’attenzione sarà altissima, come la severità.”

Capitani, falli di mano e calci di rigore: cosa cambia

Come accaduto agli Europei vinti dalla Spagna, dalla prossima stagione in Serie A il capitano sarà l’unico riferimento della squadra, così da prevenire situazioni confuse e disordini sul campo: “Quest’anno vorremmo provare a fare, e lancio una richiesta forte di collaborazione, dei capitani il riferimento assoluto. Noi siamo tenuti a dare spiegazioni e la figura cui riferirsi è il capitano, per spiegare una decisione. Chiaro che se questo avviene civilmente bene, se invece avviene nel mezzo di un capannello di dieci giocatori allora è una gazzarra. Vogliamo dare il valore che ha e merita al capitano. Se il capitano sarà il portiere, lui stesso dovrà designare un suo rappresentante”

Cambio di direzione anche per quanto riguarda i falli di mano, spesso fonte di proteste e malcontento tra i club. In caso di un tocco di mano su un tiro diretto verso la porta, conteranno l’intensità e la volontarietà del gesto: sarà espulsione se intenzionale altrimenti verrà estratto solo il cartellino giallo.

Anche per quanto riguarda le invasioni nei calci di rigore, Rocchi ha provato a fare chiarezza: verrà decretato un calcio di punizione a sfavore se un giocatore della squadra che sta per battere il rigore entra in area prima del tiro, ma solo se la sua presenza influisce in modo significativo sull’esito della ribattuta. Al contrario, se a invadere sarà il difensore che contrasterà poi la ribattuta, il rigore sarà ripetuto. La direzione è chiara: Rocchi vuole arbitri forti, capaci di gestire le partite con autorevolezza e decisione. Il campionato è alle porte, che lo spettacolo abbia inizio.

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